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Lutto in Cilento: oggi i funerali di Antonio Cennamo, morto nel sonno a 13 anni

Antonio Cennamo, di soli 13 anni, è stato ritrovato senza vita nel suo letto dalla madre. Il ragazzo è spirato nel sonno, strappato troppo presto alla vita sotto lo sguardo sconvolto della sua famiglia.

Antonio Cennamo morto nel sonno a 13 anni: stroncato da una crisi respiratoria

Antonio era un ragazzo vivace, con tutta la vita davanti: nulla avrebbe potuto far presagire la sua morte improvvisa. Il ragazzo soffriva di epilessia quindi si ipotizza che sia stato portato alla morte da una crisi respiratoria avvenuta nel sonno. È certo che sia morto per cause naturali.

Sembrava una mattina come tante di un tranquillo weekend per la famiglia Cennamo, residente ad Altavilla Silentina, nel Cilento. La madre di Antonio si era recata nella sua stanza per svegliarlo ma lui non aveva dato alcun cenno di risposta. Inizialmente la madre pensava stesse solo dormendo profondamente, poi si è insospettita. Ha provato a svegliare Antonio con più forza ma lui ancora non dava cenni di vita.

L’ultimo saluto al piccolo Antonio

A quel punto è scattato l’allarme. La famiglia ha chiamato in 118 nel tentativo disperato di rianimarlo, ma per Antonio non c’era già più nulla da fare.

Oggi pomeriggio alle 15, nella chiesa del convento di San Francesco, si terranno i funerali del piccolo Antonio, strappato prematuramente alla vita. La comunità di Altavilla Silentina si stringe intorno alla famiglia distrutta dal dolore per il lutto improvviso.

Il primo cittadino del comune salernitano scrive su Facebook parole di cordoglio: “Il sindaco, la giunta, l’amministrazione comunale tutta e l’intera comunità altavillese si stringono attorno alla famiglia Cennamo per la scomparsa prematura del piccolo Antonio. Un dolore che nessuno potrà mai colmare soltanto la vicinanza di tutti noi in qualche maniera forse risolleverà i genitori, il fratellino, la famiglia tutta. Vi siamo vicini“.

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.