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La Tempesta di Michele Tedesco e la collina di Posillipo

La Tempesta di Michele Tedesco è un’opera straordinaria ma al tempo stesso di complessa comprensione.

La Tempesta descrizione 

La Tempesta è stata realizzata dall’artista in due versioni.

La prima esposta nel 1888 a a Londra. La seconda esposta nel 1880 a Torino e nel 1890 alla Promotrice di Napoli.

L’opera raffigura una donna che si lascia travolgere da un forte vento che le scompiglia gli abiti e alza le onde del mare.

Alcuni getti d’acqua leggermente la investono.

La donna è su di uno scoglio che si riconosce essere la collina di Posillipo .

Sono dunque pochi e semplici gli elementi significativi dell’opera.

A cominciare dalle onde del mare, di intenso colore verde scuro.

Le calze rosse che fuoriescono leggermente dalla gonna sollevata dal vento che lascia scoperte le caviglie.

Altro elemento è il mantello della donna che si alza vorticoso nel vento.

Infine un cielo grigio mescolato ad un tono oro che squarcia le nubi.

In modo straordinario Tedesco, appassionato di studi relativi alle emozioni e ai sentimenti umani, mostra un’immagine diversa di donna.

Qui abbiamo infatti una figura femminile non più impegnata nelle faccende domestiche, ma una donna che attraversa l’oscurità e i tormenti interiori.

Appare quindi una forte influenza dei pittori simbolisti, come “La Zattera della Medusa” di Géricault; l’influenza di Van Mareés a Napoli e delle opere di artisti tedeschi visti in Germania.

La collina di Posillipo 

Posillipo, un quartiere residenziale collinare che separa il golfo di Napoli da quello di Pozzuoli.

Sebbene non vi siano musei, qui è l’intero quartiere con i suoi panorami ad essere una meravigliosa ed inimitabile opera d’arte.

Forse per questo è stato scelto il nome greco Pausilypon che significa il luogo dove svanisce il dolore.

Perchè affacciarsi da Posillipo significa godere di una vista davvero speciale.

Qui nel I secolo a.C. un ricco cavaliere romano dell’epoca di Augusto, Publio Vedio Pollione, vi costruì un bellissimo complesso residenziale.

La villa occupava un territorio molto vasto con edifici, giardini, vigneti e porticati e attraverso una galleria, detta Grotta di Seiano (una monumentale galleria sotterranea lunga 770 metri), si raggiungeva la spiaggia di Corroglio (quartiere di Bagnoli) ed i porti romani di Pozzuoli, Portus Julius e Miseno.

Posillipo è il quartiere di Napoli con una vista spettacolare unica al mondo.

La strada è un susseguirsi di curve e tornanti da cui ammirare Ville, con i loro giardini, incastonate lungo tutto la costa.

Michele Tedesco 

Nato a Moliterno nel 1834, ebbe un’infanzia segnata dall’abbandono del padre.

Da questo momento in poi Tedesco realizza disegni con colori, natura e atmosfere da sogno, quasi una realtà fantastica che lo faceva evadere dai problemi interiori.

A Napoli frequenta l’Accademia di Belle Arti.

Si trasferisce poi a Firenze dove oltre ad arruolarsi come guardia, partecipa a diverse mostre, entra in contatto con i Macchiaioli, si lascia influenzare dalla pittura di Palizzi, frequenta il Caffè Michelangelo.

Le sue influenze accrescono con i diversi viaggi in Germania. Rientrato a Napoli diventa docente all’Accademia di Belle Arti.

 

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.