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Incontro dei giovani napoletani, proposte per la Regione

L’emergenza causata dal Covid-19 ha fornito l’occasione per riflettere sulle molte problematiche che riguardano i giovani campani. È ciò che ha fatto ieri sera un comitato scientifico grazie ad un incontro organizzato dall’imprenditore Davide D’Errico presso l‘Oratorio dei Padri Rogazionisti ai Colli Aminei.

L’incontro

L’incontro è avvenuto grazie alla collaborazione di alcuni docenti universitari come Marco Plutino, Olindo De Napoli, Danilo Tuccillo. Presenti alcuni presidenti di associazioni che si occupano del territorio ossia Luca Trapanese (A Ruota Libera Onlus), Rita Fellerico (Cafe Philo), Gaspare D’Esposito (Non come Pilato). Hanno partecipato inoltre anche la giornalista Maria Prisco e Don Gennaro Pagano.

Il Manifesto

Il piano elaborato dai 300 giovani circa che hanno partecipato all’evento ha portato alla nascita di un vero e proprio Manifesto dei Giovani di Napoli da proporre alla Regione Campania diviso in 7 punti principali

Il primo punto esprime il desiderio di un investimento nell’istruzione riguardo le strutture e  il personale  senza distinzioni geografiche. “È necessaria una battaglia politica e culturale per l’attuazione del criterio dei “fabbisogni standard” nella ripartizione dei fondi perequativi nazionali. Occorre inoltre trovare un nuovo modo di fare scuola nelle zone difficili dei quartieri difficili delle città difficili. Non si può far scuola a Milano come a Napoli. Non si può fare scuola a Posillipo come a Barra. Territori differenti, culture differenti, problemi differenti richiedono strumenti e idee differenti.” si legge nel manifesto.

Spazi verdi e pubblica utilità

Il secondo punto esprime l’esigenza di rinnovare il polmone verde della città prevedendo di piantare alberi soprattutto nella provincia e in zone periferiche. I giovani chiedono anche sanzioni per i comuni che non rispettino la manutenzione degli spazi verdi. Inoltre i comuni dovranno fare in modo che tutti coloro che usufruiscono del reddito di cittadinanza svolgano lavori di pubblica utilità.

La camorra e il lavoro

Si parla inoltre di un piano straordinario per trasformare gli oltre 4.000 beni confiscati alla camorra in beni restituiti a tutti. Altra necessità urgente esposta nel manifesto è riuscire a risolvere il problema del lavoro. Si propongono tirocini obbligatori retribuiti per i giovani, annullamento delle tasse per i primi 3 anni a chi assume giovani under 35, una riqualificazione industriale di San Giovanni a Teduccio e agevolazioni fiscali per le aziende che assumeranno giovani talentuosi andati a lavorare all’estero.

Andare incontro alle aziende

Inoltre da non trascurare l’ultimo punto dove si propone che la Regione assuma 300 progettisti europei che saranno gratuitamente a disposizione delle aziende campane. Questo per far sì che le aziende possano intercettare i fondi europei diretti e possano in questo modo competere sul mercato internazionale.

Insomma, non vi chiediamo di cambiare la classe dirigente, noi vi chiediamo di cambiare il nostro destino.” Così ha concluso D’Errico.

Eva Maria Pepe
Eva Maria Pepe
Laureata in Lettere classiche, ama l'arte, la letteratura, i viaggi. Il suo più grande sogno è diventare scrittrice.