La pandemia ha causato enormi danni all’economia mondiale, ma diversi progetti in atto hanno portato alla concretizzazione delle prime città del futuro.
Dai villaggi smart working a città rette sul principio di sostenibilità, come sono cambiate le nostre abitudini e gli ambienti di città in cui viviamo.
Le città del futuro: Santa Flora
A Santa Fiora, sita sul monte Amiata, è sorta una cittadina pianificata coi lavoratori in smart working. Smart working village è la denominazione che è stata affibbiata al piccolo centro lì creato.
La comunità di operatori ha stabilito di lavorare in una casa del paese, il cui affitto è pagato, in parte, dal Comune di residenza.
Hanno potuto aderire al progetto tutti coloro che si erano trasferiti presso quel luogo per un periodo, la cui durata fosse di almeno due mesi.
L’attrattiva del posto, l’ottimo funzionamento dei servizi (come, ad esempio, una ludoteca) e il risparmio hanno condotto alla scelta del posto i residenti.
Il pianificatore dell’opera, avvocato trentenne, ha immaginato di costruire una società in cui, oltre ai due salumifici, ci fosse un’impresa diversa. Per attrarre altri cittadini, ci si è quindi attrezzati per la costruzione di un ufficio delocalizzato, dotato di wifi.
Si era ideato un piano elaborato per attirare le masse. Tuttavia, con il sopraggiungere della pandemia, i singoli lavoratori hanno avuto la precedenza.
Riconoscimenti
Il piccolo comune ha ricevuto la bandiera arancione d’eccellenza.
La cittadina sta conoscendo un cambiamento mai avvenuto prima, il sindaco se ne dice orgoglioso e si auspica soprattutto una rivoluzione culturale.
Cambiamenti
Altri mutamenti riguardano la trasformazione di un piccolo borgo bolognese, Monteveglio, che da sei anni non esiste più. Il borgo si è fuso con altre cinque città, assumendo il nome di Valsamoggia.
Anche questo borgo, come Santa Flora, ha modificato il suo modo di vivere, stavolta, per la realizzazione della lotta al riscaldamento globale.
Valsamoggio è una città autonoma dal punto di vista energetico, grazie alla decarbonizzazione, ma anche sorretta da un’economia circolare.