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Il Green pass: da oggi anche su treni, aerei e traghetti

Il Green Pass, la certificazione verde, è il risultato del contenimento della diffusione della variante Delta. Infatti, dal 6 agosto scorso, è obbligatorio accedere a ristoranti al chiuso, a palestre, cinema, teatri, musei, stadi con la certificazione. Con il decreto-legge n. 111/2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 6 agosto, a partire da oggi, 1° settembre 2021, il Green Pass è obbligatorio anche per treni extraregionali, aerei, traghetti, bus a lunga percorrenza e scuole. Dunque, si potrà accedere senza certificato solo ai trasporti locali, ai negozi e supermercati.

Nella giornata di oggi è possibile un blocco della stazione di Napoli Centrale da parte dei no-vax, dove sono previste manifestazioni a partire dalle 14.30. Questa volta il Governo non ammette illegalità. I controlli saranno più esigenti e le multe per i trasgressori saranno salatissime (dai 400 ai 1000€).

Con l’introduzione del Green Pass, il nuovo decreto stabilisce di fatto una sorta di obbligo vaccinale: chi non ha avuto l’infezione da Coronavirus, infatti, dovrà obbligatoriamente sottoporsi al vaccino. Altrimenti c’è l’alternativa del tampone, ma a meno che non si voglia sottoporre a tampone ogni volta che desidera entrare in un cinema o cenare al ristorante in una sera di pioggia è più pratico aver fatto il vaccino. Infatti, poche ore dopo il decreto del Governo, le prenotazioni del vaccino sono aumentate di una percentuale compresa tra il 15 ed il 200% a seconda delle regioni. Ovviamente, ci sono delle eccezioni: l’obbligo del Green Pass non è previsto per quei soggetti che sono esclusi per età dalla campagna vaccinale e per le persone che, per motivi di salute e in base alle indicazioni del CTS, non possono sottoporsi al vaccino.

I no-vax, per questa sorta di obbligo trasversale imposto dal governo, hanno sottolineato che questo è un attentato alla Costituzione, in particolare l’art. 32, secondo cui nessuno può essere sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio se non per disposizione di legge, ma a il diritto alla salute deve essere tutelato sia come diritto individuale sia come interesse di tutta la collettività.