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“Il figlio Velato” opera posta in Piazza del Plebiscito

“Il figlio velato”  a Napoli in Piazza del Plebiscito.

Strade deserte, negozi mezzi chiusi e opere d’arte per esprimere le sofferenze che Napoli e tutto il mondo stanno affrontando. Ciò che fa ancora più male è vedere questa foto che rappresenta un’opera d’arte compiuta dall’artista Jago. L’opera denominata il “figlio Velato” è posta in Piazza del Plebiscito. Un’opera, un bambino in posizione fetale, incatenato quasi come se non fosse più vivo. La scultura tende ad essere una provocazione e una denuncia alla situazione sanitaria della Campania.

Infatti, la Regione Campania ora inserita nella “zona gialla” in un primo momento ipotizzata “zona arancione”. Il governo emana DPCM uno dopo l’altro, addirittura tre in undici giorni, creando sempre più spesso confusione anziché aiuti concreti. Conseguenza di questa mancata tutela, non solo sanitaria, è che i cittadini italiani sono sopraffatti ormai dalle difficoltà.

Manifestazioni, scontri, dibattiti, fanno sì che ogni lavoratore possa esprimere la sofferenza dovuta alle restrizioni imposte da essi. Inabile ormai lo Stato, che nonostante le conseguenze negative del covid-19 non riesce a dare soluzioni concrete alla popolazione in difficoltà.

Pertanto, alle chiusure restrittive nella maggior parte dei casi, non corrispondono contributi concreti. E mentre a marzo eravamo con il fiato sospeso per le conseguenze che il virus avrebbe causato, oggi, l’Italia e il mondo vivono nello sconforto più totale.

La quarantena a scacchi

L’Italia ormai vive  uno scenario di quarantena a scacchi. Scacchi che sembrano non avere tregua, partendo dall’uscita dei DPCM da parte della Presidenza del Consiglio, che impongono restrizioni e il più delle volte non sono affini al comportamento da rispettare. L’Italia che sta morendo economicamente, lavoratori, famiglie, bambini e anziani, stanno assumendo un senso di responsabilità che il governo purtroppo non percepisce!

Abbiamo visto Napoli deserta, nella quale il silenzio assordante che vigeva faceva male alle nostre anime e che allo stesso tempo ci vedeva pronti a gridare dai balconi “ce la faremo”.

Ma, purtroppo, siamo allo sfascio: sanità in pessime condizioni,  non si hanno posti letto, mancanza di personale, al quale vengono offerti contratti non formalizzati e soprattutto lavoratori senza soldi.

Soldi che lo Stato non eroga per aiutare l’economia.

 

 

 

 

Valentina Maisto
Valentina Maisto
Appassionata di scrittura ha pubblicato vari racconti con diverse case editrici e da sempre sogna di diventare giornalista. Ma il suo sogno più grande è quello di poter pubblicare una sua antologia di racconti.