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Il coronavirus non ferma il razzismo verso il Sud: Vergogna!

Il coronavirus non ferma il razzismo verso il Sud: Vergona!

In prima serata il direttore di Libero, Feltri, si esibisce in una serie di offese verso il Sud e nello specifico contro la Campania.

Il pretesto usato stavolta è la dichiarazione del governatore della regione Campania De Luca, il quale aveva annunciato, nei giorni scorsi, di trincerare la Campania se le regioni del Nord riaprissero prima della fine dell’emergenza sanitaria.

A “Fuori dal Coro” intervistato dal collega Mario Giordano, il Direttore Feltri, già tristemente noto per la sua ideologia verso i meridionali, si lancia senza pietà contro la Campania.

La canzone è dalle strofe conosciute, perchè cantate già dallo stesso governatore della Lombardia Fontana: bisognerà chiudere le porte a chi si reca in Lombardia per farsi curare. Nessun accenno ai tanti meridionali che sono la forza lavoro delle imprese del Nord, né ai tanti precari della scuola che ogni anno si recano in Lombardia, Piemonte, Veneto ecc., perchè vi è penuria di insegnanti.

Feltri, però, rincara la dose e dopo aver detto senza giri di parole, che mai si recherebbe in Campania, aggiunge che non avrebbe motivo di farlo perchè vorrebbe dire poter fare solo il posteggiatore abusivo. Se anche questo non bastasse, chiude la sua invettiva affermando che i Campani sono a suo avviso inferiori.

Disinteressato al parere di chi ascolta, quando Giordano gli fa notare che le sue parole potrebbero offendere chi ascolta, risponde di essere abituato a querele e denunce.

Il presentatore si dissocia ma ormai il dado è tratto.

Visto il passato del direttore di Libero la cosa potrebbe anche passare inosservata, se non fosse che episodi di questo genere si verificano ormai tutti i giorni e su tutte le reti, dalla Rai a Mediaset passando per La7.

Il coronavirus non ferma il razzismo verso il Sud, altro che belle speranze che questo virus apocalittico ci renderà migliori.

Uniti sui balconi, cantiamo un Inno Nazionale di cui ignoriamo il testo, che si riporta testualmente:

Noi fummo da secoli
Calpesti, derisi,
Perche’ non siam popoli,
Perche’ siam divisi

e nel frattempo continuiamo a diffamare quel Sud raccontato come fanalino di coda di un Nord industriale, quando invece spesso è la mente di quel motore, senza il quale il braccio non potrebbe funzionare.

Una pagina, l’ennesima, che fa vergogna all’Italia.

Inconcepibile che nel 2020 si debba ancora ascoltare in Tv, in prima serata, un racconto vecchio e incompleto.