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Guanti e mascherine monouso lasciati sul bordo delle strade

Guanti e mascherine monouso lasciati sul bordo delle strade,  l’inciviltà e il degrado nonostante l’emergenza.

Marciapiedi, aiuole e banchine trasformate in pattumiere a cielo aperto.

Atti di inciviltà, già solitamente deprecabili, ma che ora assumono una nota ancora più amara.

Dispositivi come guanti e mascherine monouso lasciati sul bordo delle strade rappresentano un duplice problema.

In primis un rischio igienico sanitario. Vengono, infatti, utilizzati per proteggere se stessi e gli altri da un eventuale contagio da Covid-19, ma possono essere vettori di infezione se non smaltiti correttamente.

Infatti, non è chiaro ancora agli studiosi, il tempo in cui il virus riesce a sopravvivere su materiali inermi. Si espone quindi al rischio sia un passante inconsapevole che gli operatori addetti alla raccolta. Questo, ancor più alla luce dei dati che vedono una netta maggioranza di positivi asintomatici, che quindi non sapendolo possono contagiare numerose persone.

In seconda battuta, un notevole impatto ambientale.

I guanti realizzanti in lattice, hanno un tempo di biodegradabilità relativamente basso. Essendo costituiti da un elemento naturale, si degradano in circa un mese. Stesso discorso non vale per le mascherine monouso. Queste sono realizzate in materiali sintetici non biodegradabili o con polipropilene, una fibra chimica, dalle importanti caratteristiche fisico-chimiche, che non degrada molto velocemente.

Sono quindi da preferire quelle lavabili, che rappresentano, allo stato attuale, un’ eccellenza del made in Italy.

Il modo giusto di smaltire questi dispositivi, è conferirli nella frazione indifferenziata, così come raccomandato anche sul sito della regione Campania.

L’inciviltà è figlia dell’ignoranza, ma non sempre quest’ultima ne è unica colpevole.

Solo alcuni giorni fa, durante una trasmissione, la conduttrice Barbara D’Urso nel mostrare come togliere correttamente i guanti senza contaminare le mani, ha impropriamente usato l’affermazione: «…tolgo il guanto e lo butto a terra..».

Una frase, detta senza pensare, certo dovuta all’esigenza di uno studio televisivo, ma che lascia di stucco.

Questo è il periodo in cui, specie chi riempie una così ampia pagina di informazione in tv, deve fare massima attenzione ai messaggi che si lanciano.

Non può essere tollerata una tale inciviltà. Tutti stiamo facendo enormi sacrifici a tutela della salute pubblica per questo non si può tralasciare l’importanza  della raccolta e smaltimento dei rifiuti.

I sindaci richiedono a gran voce controlli e sanzioni per chi viola i decreti, andrebbero introdotte sanzioni anche per questo tipo di azioni, altrettanto deliberatamente pericolose.

Nel mentre ci si affida all’educazione e al buon senso, di cui sempre più spesso la cittadinanza sembra essere sprovvista.