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Esteri, El Chapo condannato all’ergastolo

Joaquin Guzmán al secolo noto con i vari nomi come el Rapido e el Chapo, tra i criminali più pericolosi della storia, al pari di Pablo Escobar e Al Capone, è stato condannato stamane al termine di un processo che lo vede imputato per una serie di reati quali traffico internazionale di droga, stragismo, corruzione, cospirazione, riciclaggio di denaro, possesso d’arma da fuoco e non solo.

Dietro il nome de El Chapo vigeva un organizzazione criminale internazionale, nota per la guerra tra narcos innescata e per la sua gestione del traffico internazionale di droga con i cartelli di Sinaloa e Tijuana, nel Messico.

Il processo che si è svolto stamane nella città di New York, precisamente nell’isola di Manhattan, ha visto el Chapo confermarsi tutti i capi d’accusa da parte della corte, che ha stabilito la pena pari all’ergastolo da scontarsi nel carcere di massima sicurezza americano.

Infatti, el Chapo è noto per le capacità di organizzare, al pari del Renato Vallanzasca, piani di fuga dai principali carceri del continente americano. Già nel 2016, dopo il terzo l’arresto riuscì ad evadere grazie all’aiuto dei suoi uomini e di sua moglie, oltre che dell’aiuto dell’entourage militare dell’esercito messicano.

Estradato nel 2017 negli Stati Uniti, 17 erano i tribunali federali americani in attesa di condannarlo. La stessa scelta di accettare l’estradizione vigeva nell’impossibilità di applicare al condannato la pena capitale.

In attesa del processo, el Chapo era tenuto sotto massima sorveglianza presso il carcere di massima sicurezza di New York, il Metropolitan Correctional Center di Manhattan.

Stamane il verdetto della corte, a seguito di sei giorni di consiglio di camera è stato unanime. Al Guzmán sono stati confermati tutti e dieci capi d’accusa, dichiarandolo colpevole.

 

Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."