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Conferenza stampa Mario Draghi sulle nuove misure anti-Covid

In corso la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Mario Draghi sulle nuove misure per il contenimento del contagio da Covid-19.

Oggi entravano in vigore le nuove disposizioni previste dal governo per arginare questa nuova ondata di contagi, ad esempio le nuove regole per la quarantena o l’obbligo di indossare le mascherine di tipo ffp2 anche sui mezzi di trasporto.

Presenti alla conferenza stampa anche il Ministro della Salute Speranza, il ministro della pubblica istruzione Bianchi e il coordinatore del Cts Locatelli.

Parole iniziali del Premier Draghi che spiegano la linea seguita dal governo per contrastare la diffusione del virus.

Regole che pur tenendo conto della contagiosità delle varianti tiene conto della necessità di guardare all’economia e dell’interesse dei ragazzi.

Queste le sue parole: ” Il Governo ha la priorità che la scuola sia aperta in presenza”. La dad, che “può essere necessaria in caso di emergenze drammatiche, provoca delle disuguaglianze destinate a restare”. Queste disuguaglianze si riflettono “sul futuro professionale” dei ragazzi, ha aggiunto il premier. “Si chiede ai ragazzi di non andare a scuola e rimanere a casa poi la sera vanno in pizzeria o fanno sport tutto il pomeriggio; non ha senso chiudere la scuola senza aver chiuso tutto il resto, ma se chiudiamo tutto il resto torniamo all’anno scorso e non ci sono i motivi per farlo, essenzialmente grazie alle vaccinazioni”.

Minimizzare quindi gli effetti sociali ed economici puntando sui vaccini.

A tal proposito Draghi ringrazia tutti colo che si sono già vaccinati e invita chi non l’ha fatto a vaccinarsi quanto prima.

Ricorda infatti che la pressione sugli ospedali è dovuta soprattutto a coloro che non sono vaccinati, da qui la necessità di introdurre l’obbligo vaccinale per gli over 50,classe di età che per la maggior parte risente degli effetti del virus.

Risponde a domande solo sul contenimento del contagio.

In primo luogo si parla di scuola e del dibattito acceso con i governatori delle regioni.

Draghi chiarisce che la priorità del governo è tenere aperta la scuola per scongiurare le disuguaglianze tra gli studenti per l’accesso alla cultura e alla formazione.

Ci sono poi considerazioni di ordine pratico, per il governo non ha senso chiudere la scuola se i ragazzi continuano a svolgere altre attività.

Partecipa al discorso anche il Ministro Bianchi, che da numeri sulla situazione nelle scuole. Chiarisce che i docenti con forte senso di responsabilità hanno deciso di vaccinarsi e circa il 6% è assente per Covi e tra gli alunni il 5-6%.

Solo il 3.7% dei comuni ha deciso di non aprire le scuole quindi, per Bianchi, è una questione che non sussiste.

L’attenzione poi nella conferenza stampa si sposta sulla mediazione politica sulle regole contro il contagio.

Il Presidente del Consiglio spiega che quando si trova a prendere provvedimenti drastici una mediazione politica è inevitabile, ma che l’obbiettivo primario è la salvaguardia della salute pubblica.

Intervengono sul punto il ministro della Salute, Speranza, e il coordinatore del Cts Locatelli.

Il Ministro Speranza spiega che la chiave di volta è rappresentata dalle persone non vaccinate. Per salvare vite umane e preservare la ripartenza occorre spingere sulle vaccinazioni.

Locatelli afferma che non vi è stata alcuna voce fuori dal coro sulle misure adottate. E spinge sull’importanza di riaprire le scuole anche per gli effetti della mancanza di socialità nella psiche dei giovani.