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Benedetto Croce: il filosofo della libertà

Benedetto Croce è considerato tra i più influenti pensatori del Novecento italiano e tra le voci più autorevoli de pensiero liberale europeo.

Benedetto Croce: la vita

Nasce a Pescasseroli. Inizia gli studi filosofici con il filosofo Antonio Labriola. Successivamente, da adulto si avvicina all’idealismo hegeliano e porta avanti le sue idee pubblicandole sulla rivista La Critica da lui fondata nel 1903.

Croce concepisce la realtà come un riflesso delle idee dell’individuo. La filosofia rappresenta il sapere universale incardinata sul principio etico della libertà.

Il filosofo è tra i fondatori del Partito Liberale Italiano e dell’Istituto italiano per gli studi storici. Alla sua figura fu dedicato l’Istituto che sostiene i giovani sia italiani e stranieri nello studio della storia, della filosofia e della letteratura. Da ricordare di Benedetto Croce anche gli scritti di critica letteraria e di estetica.

“Nacqui il 25 febbraio 1866 a Pescasseroli, paesetto della provincia d’Aquila. Mio padre, Pasquale, era di famiglia abruzzese, trapiantatasi a Napoli nella generazione precedente. […] Mia madre, Luisa Sipari, era di Pescasseroli; e quivi essendosi ritirata col marito nel 1866 durante l’epidemia colerica di Napoli, nacqui io, terzogenito (essendo stato preceduto da un maschio e da una femmina che morirono bambini).””Con queste parole Benedetto Croce inizia “Memorie della mia vita”, scritto nel 1902.

Benedetto Croce: le opere

Benedetto Croce è autore di numerosi libri di filosofia, ma anche di letteratura, estetica e storia. Egli partecipa attivamente alla vita politica italiana sin dal 1910, quando viene nominato senatore per censo da Sonnino.

Alla vigilia dello scoppio della prima guerra mondiale prende parte al dibattito sull’intervento dell’Italia, assiste all’ascesa del fascismo e nel 1925 è lui a scrivere il “Manifesto degli intellettuali antifascisti”.

Ma è a partire dal 1943, precisamente dopo il 25 luglio e la firma dell’armistizio, che  l’impegno politico di Croce diventa determinante per salvare l’integrità dello Stato ed aiutare il difficile trapasso dalla monarchia alla repubblica.