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Alfredo Troise – “ll’anime d’o’ priatorio”

“ll’anime d’o’ priatorio” di Alfredo Troise è un vero e proprio omaggio al contesto ospitante, che ancora conserva lo scolatoio, le “anime” scultoree, pittoriche e non solo dell’artista ci accompagneranno in un percorso ideale talvolta espiatorio, altre catartico ed ancora penitente o sofferente in ogni spazio della stupenda chiesa adornandone altarini, altare maggiore e navate in una interpretazione del tutto personale ed originale dell’artista. La mostra è curata da Barbara Melcarne con la direzione artistica di Deborah Di Bernardo ed è visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 15.00 nel rispetto delle vigenti norme anticovid.

Una sorta di punto d’incontro, dove sacro e profano si mescolano

Qual è il tornaconto dell’anima? Quella di essere ricordata e soprattutto, attraverso le preghiere, essere sollevata dalle pene del Purgatorio; in questa esposizione le anime si sollevano attraverso l’Arte di Alfredo Troise.

Nelle sue opere Alfredo racconta una visione diversa del Purgatorio, che è sia il frutto di alcune visioni,  sia un’esperienza vissuta in prima persona, attraverso le sofferenze patite durante tutta la sua vita, specie negli anni dell’adolescenza, e accetterà l’Arte come mezzo di purificazione.

– “Quello che stupisce ed è innovativo, rispetto ad altre interpretazioni – descrive la curatrice della mostra Barbara Melcarne – è che per l’artista esso rappresenta il regno dell’Amore; non più visto, quindi, come un inferno a scadenza, ma come un dono dell’amore divino per ristabilire un ordine turbato dal peccato. È come un fuoco d’amore che distrugge il velo del peccato e le anime sono totalmente abbandonate in questo amore, seppur doloroso, perché sono “così felici di appartenere al piano di Dio, che non hanno pensieri per se stesse e non sono più in grado di desiderare altro se non esclusivamente il volere della carità pura.

Con la direzione artistica di Deborah Di Bernardo la mostra si prospetta nuova, dinamica, seppur la tradizione classica del culto delle anime purganti è una storia napoletana, unica al mondo che nasce a Napoli alla metà del XVII secolo.

– “Le Anime di Alfredo – racconta la Di Bernardo – le anime purganti, gli spiriti in pena, che sono chiamati in causa sia attraverso i suffragi, sono in attesa di procedere verso la dimora eterna: il purgatorio, luogo di transito, diventa così serbatoio di spiriti tutelari.”

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.