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2 aprile 2005: muore Papa Giovanni Paolo II

Era il 2 aprile 2005, un giorno che resta nella memoria e che ha scritto la storia. Giovanni Paolo II, il papa dei giovani, degli ultimi e di chi non ha mai perso la speranza viene ricordato nell’anniversario della sua morte.

Da Cracovia a Roma, due punti su un continuum dove si sviluppa la storia di un pontefice amato da tutti. Un percorso vario, ricco di insidie e di ostacoli superati brillantemente da Giovanni Paolo II.

Karol Jozèph Wojtyla nacque  il 20 maggio del 1920 a Wadowice, nei pressi di Cracovia, da Karol Wojtyła ed Emilia Kaczorowsk.

Dopo gli studi presso la scuola superiore Marcin Wadowita di Wadowice, nel 1938 si iscrisse all’Università Jagellónica di Cracovia. Con l’occupazione nazista nel 1939, il giovane Karol trovò lavoro in una cava e successivamente nella fabbrica chimica ‘Solvay’ per evitare la deportazione in Germania.

Papa Giovanni Paolo II, una figura amata dai giovani

In seguito fu inviato a Roma, dove conseguì il dottorato in teologia con una tesi che approfondiva il tema della fede nelle opere di San Giovanni della Croce. I cardinali lo elessero Papa il 16 ottobre 1978,  il suo pontificato è stato uno dei più duraturi della storia della Chiesa ed è durato quasi 27 anni.

Nel 2003 comincia il declino fisico che lo porterà alla morte due anni più tardi. Tra le parole più celebri del pontefice ricordiamo quelle pronunciate a Cagliari nel 1985, quando davanti a una platea di giovani disse: “Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro”.

Nel periodo peggiore, quello della fine, i suoi giovani non lo lasciarono solo. Si radunarono in massa in Piazza San Pietro, tra cori di sostegno e momenti di profonda condivisione. L’annuncio della morte fu accolto con emozioni contrastanti: sgomento, stupore, incredulità.

Una figura eccelsa, che lascia un segno indelebile nella storia della Chiesa.