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giovedì, 8 Giugno 2023

Wi-Fi libero, la fiducia degli italiani

Gli italiani ripongono una fiducia ben più elevata rispetto alla media europea nelle connessioni Wi-Fi libere. Lo conferma una ricerca

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Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II

Nel mondo sempre più online in cui viviamo, avere a disposizione un Wi-Fi libero è sicuramente una grande comodità. Uno dei tanti piccoli piaceri quotidiani oggi è quello di connettersi a Internet per navigare senza preoccuparsi del consumo dei dati.

Ci sono però casi in cui anche la sicurezza passerà in secondo piano, infatti il 71% degli italiani dichiara che si fiderebbe di un Wi-Fi libero, collegando il proprio dispositivo aziendale anche nel caso in cui non venga richiesta alcuna credenziale di accesso. 

Le reti aperte sono particolari network accessibili a chiunque, indubbiamente molto utili, ma che portano con sé anche moltissime problematiche di sicurezza.

Un dato decisamente superiore rispetto a una media europea del 45%, riscontrata grazie ad una ricerca condotta da Palo Alto Networks, leader globale nella cybersecurity, in collaborazione con YouGov, e con il supporto della dottoressa Jessica Barker, psicologa esperta nella natura umana della cybersecurity.

La ricerca, il cui nome è “Trust In The Digital Age”, ha coinvolto 10.317 persone, di cui 1.021 italiane, per delineare una panoramica dettagliata riguardo le abitudini ed i comportamenti umani riguardo l’utilizzo di Internet e della conoscenza e consapevolezza delle misure di protezione da attuare per salvaguardare i propri dati.

“I risultati confermano la pericolosità potenziale del Wi-Fi libero, amplificata ulteriormente da una scarsa consapevolezza degli utenti che tendono a utilizzare dispositivi aziendali senza la dovuta attenzione. È fondamentale che le aziende sviluppino e definiscano corsi di formazione regolari per i dipendenti, per aggiornarli sui rischi di sicurezza IT, incrementare la loro consapevolezza, per accompagnarli verso l’adozione di best practice e lo sviluppo di un approccio preventivo, evitando così di diventare obiettivi degli hacker.”, afferma Umberto Pirovano, Manager, Systems Engineering Italia, Grecia, Cipro e Malta di Palo Alto Networks.

 

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