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Tentato femminicidio, finisce in manette a Ischia

Tentato femminicidio a Forio, sull’isola di Ischia. Guai finiti per una donna che fa arrestare l’aguzzino dai militari dell’arma.

I Carabinieri della stazione di Forio mettono in manette per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia un 31enne residente sull’isola già noto alle forze dell’ordine.

L’uomo si presenta sotto casa della sua ex compagna e comincia a inveire nei suoi confronti. In passato sono già accaduti avvenimenti simili.

Alle urla seguono i sassi. Il 31enne infrange con alcune pietre le finestre dell’abitazione della donna.

La vittima, terrorizzata, è riuscita a fuggire al tentato femminicidio e con in braccio il proprio figlio di 1 anno raggiunge la caserma dei Carabinieri.

L’uomo insegue la donna fino alle porte della caserma dove i militari sono intervenuti e lo hanno bloccato. Durante l’arresto il 31enne continua ad urlare minacciando l’ex di morte.

Pochi giorni fa il femminicidio di Anna Borsa a Pontecagnano

Quel caso vede un susseguirsi di minacce e violenza fino all’esito a colpi di pistola. Una delle tante storie maledette. Una pagina candidata a diventare una nuova puntata di “Amore Criminale”, perché purtroppo di storie come quella della povera Anna Borsa in Italia ne accadono troppe.

Il 1 marzo Alfredo Erra si presenta nel salone da parrucchiere di via Tevere, a Pontecagnano Faiano. La scusa è quella di un saluto vista la decisione di partire per andare lontano da Salerno. Poi la tragica verità. Fuori la pistola e fuoco a volontà.

Il fratello di Anna, Vincenzo Borsa, nelle scorse ore si racconta in una toccante intervista a Il Meridiano. 

Vivo solo per i miei genitori e per dargli la forza di cui hanno bisogno. Vado avanti per loro e onestamente non so come ci stiano riuscendo. La mia pace non esiste più perché ho perso il mio angelo, il mio punto di riferimento – dice l’uomo – . Non so quanto reggerò ancora in questo stato, ma non mollo: ora devo pensare solo a proteggere mia mamma e mio padre. Per la persona che ha ammazzato mia sorella, il mio angelo più bello, non esiste né pace né perdono. Spero che paghi tutto quello che deve pagare. La giustizia deve fare il suo lavoro in maniera seria. Anna era una persona buona, pronta a spendersi per tutti ed è lei che ha pagato“.