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Tampone rapido o molecolare: quando farlo?

Il tampone rapido o molecolare va fatto dalle 48-72h ai 5 giorni dal presunto contatto a rischio, oppure immediatamente prima di ritrovarsi con altre persone. Tuttavia, i vaccinati, nell’ultimo caso menzionato, potrebbero essere esentati dal farlo. Assolutamente da evitare i test fai-da-te casalinghi.

A distanza di quasi 2 anni dal Covid19 sono ancora molte le persone disinformate o male informati sull’argomento e tante non conoscono la differenza tra le due tipologie di tampone.

Perché fare il tampone? Quale prediligere tra il rapido ed il molecolare?

Ci sono alcune principali ragioni per cui sarebbe opportuno effettuare un tampone:

  • Sospetto di contatto a rischio;
  • Manifestazione di sintomatologia riconducibile al Covid-19;
  • Prima di un’occasione di ritrovo con altre persone, soprattutto se fragili (anziani, persone immunodepresse, etc.).

Quando devo fare il test dopo aver avuto un contatto a rischio?

Il tampone, sia rapido che molecolare, non andrebbe fatto prima delle 48-72h (fino a 5 giorni) dopo essere entrati in contatto con un soggetto positivo. Sarebbe, anzi, opportuno farlo dopo 48 ore e poi ripeterlo a 5 giorni, in caso di sospetto contatto a rischio.

Infatti, se il test viene effettuato troppo presto (prima delle 48-72h), c’è il rischio di ottenere un falso negativo: nei primi due giorni il virus non è rilevabile. Dalle 48/72h è rilevabile solo dai tamponi molecolari, mentre, trascorse le 72h sarà evidenziabile anche dai test rapidi.

 

Quando fare il tampone in vista di un evento a cui parteciperanno altre persone?


Per sapere se siamo positivi o negativi nel momento in cui ci riuniremo con altre persone, è preferibile fare il test più a ridosso possibile dell’ora dell’evento.

I vaccinati potrebbero astenersi dal fare un tampone prima di incontrare altre persone: essi sono sì in grado di infettarsi, però in percentuale di gran lunga inferiore rispetto a chi non lo è. Possono anche contagiare, ma in percentuale ancora minore. Soprattutto, sono protetti al 90% dalla malattia sintomatica. Per cui, in assenza di sintomi e salvo casi si tracciamento richiesto dalla ATS, non è strettamente necessario per loro fare il test.

Quando fare un test se si hanno i sintomi?

In caso di insorgenza di sintomi legati al Covid-19 si può fare il test immediatamente perché significherebbe che il periodo di incubazione è terminato: la sintomatologia, infatti, comincia dopo. Per cui, il tampone sarà in grado di rilevare l’eventuale positività.

 

Perché evitare i test fai-da-te fatti in casa?

I test fai-da-te venduti in farmacia sono ritenuti molto rischiosi dagli esperti per i seguenti motivi:

  •  perché non sono tracciati, e quindi una persona potrebbe nascondere la propria positività;
  • per la qualità del campione, che ha un alta probabilità di risultare inadeguata (molte persone non sono capaci di eseguire un prelievo naso-orofaringeo da sole);
  • perché sono meno sensibili e specifici.