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Svolta sul caso della bimba precipitata, indagato il patrigno

Svolta sulla morte della piccola Fatima: c’è un primo indagato per la morte della piccola, la bambina precipitata giovedì sera dal quarto piano di un palazzo.

Si tratta del patrigno della piccola Fatima; l’accusa è molto grave: omicidio con dolo eventuale.

Gli inquirenti hanno accertato che l’uomo di origine marocchina, era ubriaco quando la piccola Fatima è precipitata.

La ricostruzione degli inquirenti e gli accertamenti sul caso 

La bambina di tre anni, giovedì  è caduta da un alloggio del quarto piano, in un palazzo del centro di Torino, e purtroppo è morta dopo qualche ora di agonia.

Erano passate da poco le 21.20 di giovedì 13 gennaio, Fatima aveva finito di cenare con la madre, pochi passi e si è ritrovata nell’appartamento di Azar, il compagno della donna.

Secondo quanto è emerso nelle ultime ore, gli inquirenti indagano per omicidio con solo eventuale. L’uomo probabilmente durante un litigio con la mamma della piccola, ha scaraventato di sotto Fatima, provocandone la caduta che ne ha causato la morte.

Al momento gli inquirenti indagano per chiarire la dinamica dei fatti, ma l’ipotesi che l’uomo abbia causato la caduta della bambina è sempre più accreditata. La mamma di Fatima, una 41enne italiana, era legata sentimentalmente all’uomo, e sembrerebbe che al momento della tragedia i due non fossero soli, in casa probabilmente c’era un amico dei due.

Nonostante l’accusa che lo vede gravemente indiziato, l’uomo ha dichiarato: “Mi sento in colpa, perché è successo mentre era a casa mia. Quella bambina per me era una figlia. Sono disperato”.

Una svolta importante nelle indagini, l’uomo è accusato di omicidio volontario con dolo eventuale, ma la procura non ha ancora formulato l’imputazione per l’udienza di convalida del fermo, che dovrebbe tenersi lunedì.

Una vicenda terribile, dai contorni ancora da delineare; la mamma della bambina ha sin da subito accusato il compagno, che però si dice innocente.

Cosa sia successo quella maledetta sera è da chiarire, e gli inquirenti in queste ore non escludono nessuna pista, per provare a dare una “spiegazione” a quanto successo.

L’accusa di omicidio vede coinvolto il compagno della mamma della piccola, non ancora in stato di fermo, ma per il momento la dinamica della caduta è ancora poco chiara.

Ascoltati diversi testimoni e al vaglio i filmati delle telecamere di video sorveglianza presenti in zona che avrebbero ripreso in parte la caduta.

Intanto sul luogo della tragedia sono stati lasciati diversi fasci di fiori, un pensiero gentile per una bambina scomparsa prematuramente.

Dopo la svolta importante di oggi, si attendono ulteriori sviluppi sul caso.