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Sorelle uccise da treno, spunta un testimone: “Giulia voleva salvare Alessia”

Il tentativo disperato di Giulia, la sorella maggiore 17enne, di salvare la sorellina quindicenne che era seduta sul binario: potrebbe essere stata questa la dinamica dell’incidente nella stazione di Riccione in cui le due ragazze sono state travolte da un treno dell’alta velocita’, all’alba di domenica.

“La ragazza col vestito verde (Alessia, ndr) l’ho vista seduta sul binario 1”, ha raccontato Stefano Grati, che all’alba di domenica si trovava in stazione di ritorno da una serata in Riviera, al Resto del Carlino. “L’amica, che poi ho scoperto essere la sorella, a quel punto e’ scesa sui binari per cercare di portarla in salvo”, ha aggiunto il testimone.

“L’altoparlante aveva annunciato il transito del treno e a quel punto non c’e’ stato niente da fare, e’ stata una scena che non dimentichero’ e per cui il primo pensiero e’ stato per la famiglia di queste povere ragazze”, ha detto l’uomo.

Nel luogo della tragedia e’ stato deposto un mazzo di fiori. Le due ragazze vivevano a Madonna di Castenaso, nel Bolognese, ma hanno origini sarde. Il padre, a cui e’ spettato il compito straziante del riconoscimento, e’ titolare di un’azienda di traslochi.

Sabato sera erano andate a ballare in un locale all’aperto della Riviera romagnola. Dai social e’ emerso che andavano spesso in discoteca a Riccione ed erano molto legate tra loro, al punto che Giulia aveva scritto della sua sorellina in un post: “A volte credo che mia sorella sia l’unica ragione di vita”.

(AGI)