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Sea Watch: caos tra Lega e M5S. Appello del Pontefice

Appello del pontefice per i 49 migranti che si trovano sulla Sea Watch e sulla Sea Eye, le due navi ong che attendono da giorni di poter approdare in uno dei porti del Mediterraneo: durante l’Angelus di ieri, Bergoglio ha esortato i leader di tutta Europa a dimostrare concreta solidarietà verso queste persone.

Resta fermo sulle sue posizioni Joseph Muscat, capo del governo di Malta, che conferma che sull’isola non verranno fatti sbarcare i migranti salvati dalle organizzazioni umanitarie che le altre nazioni non vogliono accogliere. Muscat vuole impedire che si crei un precedente sulla questione: “Il governo – ha affermato – deve trovare un equilibrio tra protezione di vite umane e proteggere Malta e la sua sicurezza, evitando che siano minacciate”.

Sul versante italiano, irremovibile anche Matteo Salvini, che su Facebook ribadisce: “Fate quello che volete, ma per chi non rispetta le leggi i porti italiani sono e rimarranno chiusi. Quanti ne accogliamo? Zero. Se cediamo oggi, gli scafisti tornano a fare soldi”. E aggiunge: “Possono fare appelli, Fabio Fazio, il vescovo, il cantante, il calciatore, ma io rispondo a 60 milioni di italiani che hanno diritto a un Paese in cui si entra se si ha il diritto”.

Meno categorico Di Maio: “Per dare uno schiaffo morale all’Europa che sta ancora in settimana bianca, possiamo prenderci dieci tra donne e bambini. A Salvini nessuno vuole togliere il potere di decidere, però questa è una decisione che prende il governo intero, come abbiamo sempre fatto. Sono per la linea che abbiamo portato avanti come governo fino ad ora sul tema dell’immigrazione, ma sto solo dicendo che se serve donne e bambini si possono mandare in Italia”.

La questione rappresenta un nodo cruciale che compromette non poco gli equilibri tra Lega e M5S: effettivamente, ora che la campagna elettorale per le Europee è già avviata, il vicepremier sottolinea il suo diritto di decidere in tale materia, mentre gli alleati esigono una delibera collettiva e che rispecchi maggiormente l’orientamento dei propri elettori.

Per il momento, nessuno sembra disposto a fare un passo indietro: riguardo ai sindaci disposti ad aprire i loro porti, Salvini è più che chiaro: “Finché sarò al ministero, le regole si rispettano. Non esistono solo diritti ma esistono anche i doveri”. Il leghista Roberto Calderoli chiede che siano tedeschi e olandesi (visto che le due navi battono bandiera dei due Paesi) ad accogliere i migranti, il Pd critica fortemente la gestione della vicenda, al contrario di Forza Italia che invece sostiene la linea dura di Salvini.

Ad ogni modo, urge una soluzione, perché la situazione a bordo “diventa ogni giorno più instabile e cresce il livello di stress. La vicenda deve finire il più presto possibile. Abbiamo bisogno di una risposta dalla comunità europea, per una giusta distribuzione delle persone che abbiamo a bordo”, spiega il medico della Sea Watch.