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Addio a Fausto Cigliano, ambasciatore verace della musica napoletana

La musica napoletana diventa più povera. Scompare Fausto Cigliano, uno dei suoi interpreti più veraci e raffinati. Aveva 85 anni (compiuti da due giorni) e da tempo si era ritirato dalle scene.

Secondo il quotidiano Il Mattino, la salute malferma si era aggravata negli ultimi tempi per un problema renale che lo aveva portato al ricovero all’ospedale Gemelli, dov’è morto ieri notte.

Figlio di un comandante dei vigili urbani. Penultimo di sette figli. Come tutti i ragazzi degli anni ’30 ha avuto l’infanzia segnata dalla guerra.
Anni trascorsi a Roccabascerana in provincia di Avellino. Soffriva d’asma e cominciò cantare quasi per caso.

La musica e la chitarra lo hanno accompagnato nel resto della vita. Nel ’56 debuttò al Festival di Napoli ed in seguito arrivarono il cinema e la televisione.
Ha partecipato a noti programmi come Studio Uno e naturalmente al festival di Sanremo  dove lanciò «E se domani» poi successo anche di Mina.

Il declino della canzone napoletana lo ha visto rimboccarsi le maniche per difendere e conservare tutto quello che è rimasto. Fino agli ultimi giorni. L’ultimo lavoro è «Silenzio cantatore» un album, diviso con Gabriella Pascale ed un gruppo di giovani musicisti. Album in cui si misurava anche con brani di Enzo Gragnaniello, Franco Del Prete e gli Almamegretta.

Nel luglio 2015 premiato dall’ex sindaco di Napoli De Magistris

Una voce indimenticabile. Nel luglio 2015 arriva il premio per i sessant’anni di attività discografica alle spalle.
Fausto Cigliano, voce di Napoli, riceve una medaglia della città dall’allora sindaco Luigi De Magistris, in “segno di profonda stima e ammirazione per il suo ruolo di ambasciatore della musica napoletana nel mondo”.

La cerimonia con la partecipazione dell’assessore alla Cultura 2015 Nino Daniele fu arricchita anche da una breve performance di Cigliano, con una versione napoletana del suo brano “E se domani”, forse il più amato. Fu presentato al Festival di Sanremo nel 1964 e portato poi al successo da Mina. 

Fausto Cigliano, la passione per la musica sul grande schermo

Musica e chitarra di Fausto Cigliano anche per il grande schermo. Michelangelo Antonioni usò le sue musiche per chitarra in «Identificazione di una donna».

Nel 2010 John Turturro lo mise di fronte al Caravaggio del Pio Monte della Misericordia per una «Marzo» indimenticabile.

Le ultimissime pubblicazioni su Cd

  • 1991: Napule e Surriento (Replay Music)
  • 1995: Canta Napoli – La grande canzone napoletana (Bramante CBBCD7018)
  • 2000: Serenata napoletana (Warner Fonit)
  • 2002: Monografie napoletane: vol.4 – Fausto Cigliano (Bideri 6362)
  • 2002: …E adesso slow (PoloSud PS 041)
  • 2004: “L’oro di Napoli” (PoloSud Records, PS 047)
  • 2006: ‘E cchiù bell’canzone ‘e Fausto Cigliano (Warner 5051011)
  • 2013: Silenzio cantatore (con Gabriella Pascale Ensamble) (PoloSud PS 084)