venerdì 29 Marzo, 2024
17.6 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

Scarface, anche Al Pacino benedice Guadagnino

Scarface ha segnato il cinema hollywoodiano made in Usa negli anni 80′, capace di entusiasmare e monopolizzare nuovi adepti anche nella generazione del XXI Secolo. 

Interpretato allora da Al Pacino e Michelle Pfeiffer, nel lontano 1983; la vicenda tratta liberamente dalla storia di Al Capone, spregiudicato boss della mano nera di Chicago, sotto forma di prigioniero politico cubano che tenta e riesce a compiere l’escalation dell’impero della droga, oggi sarà rifunzionalizzato da Luca Guadagnino.

Era dal 2015 che un’ipotesi remake di Scarface prendeva forma, e con Guadagnino potrebbe materializzarsi a breve, soprattutto se anche l’interprete iconico di Tony Montana reca la sua “benedizione” al regista italiano.

Guadagnino non è nuovo a tali esperienze. Dopo Suspiria di Dario Argento, egli è pronto a rivisitare un nuovo kolossal emblematico dandogli nuova immagine nella macchina da presa.

Intanto, in molti si interrogano su come sarà lo Scarface di Guadagnino. Semplice remake o remoto tratto dalla vita del famigerato Al Capone?

Proprio il noto criminale già nel 1930 ispirò la storia di Tony Guarino, scritta dell’autore statunitense e padre del gangster story a stelle e strisce Armitage Trail.

Da allora Scarface è entrato nella pasta del melting-pot della pellicola, grazie alla prima trasposizione cinematografica omonima del 1932 diretta da Howard Hawks, giunto in Italia solo nel 1947 a causa della censura fascista.

Negli anni 80′ Brian De Palma, riprendendo la trama basica, riuscì ad innervarne le nuove problematiche della criminalità organizzata, commutando il proibizionismo dell’epoca di Al Capone, con il traffico internazionale di stupefacenti e l’impero della cocaina sorgente negli Usa.

L’operazione di Guadagnino si avvale di una sceneggiatura scritta dai fratelli Coen, noti per costruzioni di vicende al limite della follia e della tragedia, come si evince da Non è un paese per vecchi.

Molti esponenti della critica hanno reclamato la partecipazione per il ruolo di Tony l’interpretazione di Denzel Washington, il quale darebbe sicurezza e presenza attoriale in un ruolo in cui ha già fatto faville in American Gangster per Ridley Scott, nei panni del boss della droga Frank Lucas.

 

 

Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."