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Scarcerato il tabaccaio che rubò il gratta e vinci

Napoli, è stato scarcerato il tabaccaio che rubó il gratta e vinci alla legittima proprietaria. 

Non era in pieno possesso delle proprie capacità di intendere e di volere. Anzi, era «in uno stato di incapacità parziale di intendere e di volere». Sono queste le conclusioni della perizia psichiatrica a carico di Gaetano Scutellaro, classe 1964, responsabile di un episodio che qualche mese finì al centro dell’attenzione mediatica nazionale.

Una vicenda intricata che ha visto coinvolto l’uomo, prima accusato di aver rubato il gratta e vinci alla Legittima proprietaria e poi denunciato per tentata fuga e ricatto.

L’uomo tentó di accordarsi con la vittima, chiedendole la metà della cifra vinta.

Un comportamento fortemente criticato dalla famiglia dell’uomo, prima tra tutti la sorella che si è pubblicamente dissociata dalla condotta del fratello, chiedendo scusa pubblicamente.

L’indagine in corso ha appurato che l’uomo non avesse complici, come si era ipotizzato inizialmente, sottolineando che al momento del gesto non fosse in grado di intendere la gravità di quanto stesse facendo.

Gaetano Scutellaro, tabaccaio napoletano, era stato arrestato  dai militari dell’Arma con l’accusa di furto e tentata estorsione e recluso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dal quale aveva espresso pentimento.

A distanza di mesi, (la vicenda risale a settembre) l’imputato è stato dichiarato incapace di intendere e volere al momento dell’atto e quindi scarcerato.
Secondo il giudice infatti, Scutellaro non era in grado di comprendere il significato del proprio comportamento e di determinarsi di conseguenza, ecco la motivazione che ha fatto sì che fosse scarcerato.

Da quanto si legge nelle motivazioni espresse dal Giudice incaricato l’uomo,  in quel momento non era consapevole delle proprie azioni.

Una decisione che ha destato non poche polemiche, soprattutto per la tentata fuga dell’imputato, per il tentativo di ricatto e per la cattiva pubblicità arredata alla tabaccheria di famiglia che  ricordiamo si dissocia da qualsiasi atteggiamento e/o azione.