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Reddito di cittadinanza: mai effettuati controlli sui beni detenuti all’estero

Il reddito di cittadinanza è sicuramente uno degli argomenti più discussi dell’ultimo periodo. Il sussidio, nato come forma di sostegno per tutte quelle persone prive dei mezzi per autosostenersi, è di grande aiuto nella lotta alla povertà e alla disoccupazione.

Reddito di cittadinanza: gli ultimi aggiornamenti

Le difficoltà emergono nel momento in cui bisogna appurare quali soggetti ne necessitano realmente. In questo contesto assai ampio, emerge una falla di notevole importanza: finora non sono mai stati controllati i beni posseduti all’estero dai percettori, e dagli aspiranti fruitori, del reddito di cittadinanza.

Il decreto proposto da Orlando

Per fronteggiare tale situazione, il ministero del lavoro, sotto la guida di Andrea Orlando, avrebbe presentato un decreto attuativo. Tale documento avrebbe permesso all’Istituto di previdenza di effettuare verifiche serrate sui beni presenti in altri paesi, intestati ai fruitori del reddito.

Come sottolineato dall’ente preposto, il decreto in questione non è stato applicato. Ci sono stati solo degli incontri preliminari tra gli uomini della guardia di finanza e l’agenzia delle entrate. Ciò vuol dire che, ad oggi, chi possiede beni immobiliari in altri paesi, europei e non, può continuare ad usufruire del sussidio dei pentastellati senza alcuna decurtazione o estinzione.

Una situazione in divenire, sulla quale attendiamo ulteriori aggiornamenti.