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Ornella Pinto, assassinata con 13 coltellate a Napoli: ergastolo per l’ex compagno

La  Corte di Assise di Napoli ha condannato all’ergastolo Pinotto Iacomino, l’uomo accusato di avere ucciso la sua compagna, l’insegnante di sostegno di 40 anni Ornella Pinto. Un omicidio commesso malgrado la presenza del figlio della donna in casa. Lo scorso 3 maggio, al termine della sua requisitoria il sostituto procuratore di Napoli Fabio De Cristofaro aveva chiesto la massima pena per l’imputato.

Cosa successe quella notte?

La follia omicida risale allo scorso 13 marzo 2021. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Iacomino si recò in piena notte nell’abitazione dove fino a poco prima aveva convissuto con la donna nel quartiere San Carlo all’Arena. L’uomo armato di coltello, sferrò 13 fendenti alla compagna mentre dormiva.

La sentenza è giunta al termine della camera di consiglio iniziata poco prima delle 15, subito dopo l’arringa difensiva dell’avvocato Mario Terracciano, legale di Iacomino, durata quattro ore e mezza e conclusa con la consegna ai giudici di una memoria di oltre 114 pagine, incentrata sull’insussistenza delle tre aggravanti contestate: la stabile convivenza, la premeditazione e la particolare crudeltà.

Omicidio Ornella Pinto, l’emozione delle sorelle dopo la sentenza

Dopo la sentenza le sorelle di Ornella, rappresentate dall’avvocato Mino Capasso, entrambe presenti in aula insieme con i rispettivi mariti, al momento della lettura del verdetto, sono scoppiate in lacrime:

“E’ stata riconosciuta l’efferatezza del crimine – ha commentato l’avvocato Capasso – perpetrato innanzi al bambino”.