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Napoli, la Coppa d’Africa sarà l’unica screziatura di una stagione brillante?

Sul filo dell’imprevedibilità viaggia l’inatteso, che accidentalmente sta sorprendendo tutto lo scenario calcistico italiano. Il Napoli di Luciano Spalletti è la nuova mina vagante della Serie A, gli sprazzi di un futuro eccelso sembrano essere sfolgoranti. L’avvio di stagione brillante ha impressionato tutti i tifosi partenopei, in particolare dopo l’epilogo funesto dell’ultima annata. Il tecnico toscano, nuova guida del club, è l’artefice principale di un’impresa eroica destinata a durare e chissà se sarà l’autore di una pagina indelebile della recente storia azzurra.

Non farsi trovare impreparati e non deludere le tante aspettative create sino a questo momento, però, non sarà semplice. Non farsi trovare impreparati sarà fondamentale ed è naturale che la società azzurra stia pensando a turare i prossimi pertugi. La privazione della spina dorsale del Napoli, costituita da Koulibaly, Anguissa ed Osimhen, e di Adam Ounas creerà non pochi problemi alla formazione di Spalletti. Ma sarà proprio il futuro rendimento della squadra, durante l’assenza di questi calciatori, ad etichettare il Napoli come “grande club”.

Coppa d’Africa: il principale problema del Napoli

Trovare giustificazioni ed espedienti sarà inefficiente, ma la futura partecipazione a quel torneo continentale indurrà il Napoli a mettersi alla prova e a trovare una soluzione alternativa e valida. In questa prima parte di stagione, mister Spalletti è stato bravo a rimediare ad alcune circostanze di emergenza, le abilità dell’allenatore sono praticamente innegabili. La contemporanea assenza dei giocatori prima citati, però, produrrà inevitabilmente preoccupazioni ed insicurezze all’interno di una squadra che è stata fondata proprio sulle sue certezze.

L’apporto offerto dalla spina dorsale degli azzurri è pazzesco, la loro partenza la dirà lunga sul valore reale del club. La retroguardia senza Koulibaly si è dimostrata leggermente fragile, servirà il miglior Manolas per renderla impenetrabile. Per quanto concerne il centrocampo, le alternative sono maggiori, Diego Demme potrebbe essere l’opzione migliore per rimpiazzare Zambo “Rambo” Anguissa: sarà, in effetti, il nuovo playmaker dei partenopei.

E Osimhen, invece… beh di Osimhen mancheranno le sue reti straordinarie. Il contributo del centravanti nigeriano si sta rivelando fondamentale per l’intera squadra di Spalletti e del suo impianto di gioco. Una vera e propria disdetta, dunque, per i partenopei.

Questi calciatori, inoltre, non sono rilevanti per il ruolo prodigioso da loro giocato, ma anche per l’economia della squadra. I perni della rosa, quindi, potrebbero saltare dalle tre alle cinque partite, tra cui il big match contro i rivali della Juventus. Riuscirà il Napoli a superare tutte le avversità della stagione, inclusa la Coppa d’Africa, e conservare il comando della classifica?