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Liquore di cardo: storia e tradizione antica

Il liquore di cardo selvatico, meglio conosciuto come likori de gureu, è un prodotto tradizionale sardo, ma riprodotto anche in diverse zone della Campania.

Si tratta di una bevanda alcolica dal sapore amarognolo, ottima come digestivo, sorseggiata solitamente fredda.

Liquore di cardo: un procedimento antico e semplice 

La realizzazione è molto facile e genuina, i cardi vengono raccolti in primavera, in piena maturazione, attentamente scelti e selezionati.

La parte che si raccoglie e consuma è la costa delle foglie, larga e carnosa

Si elimina poi la pellicola esterna e lasciati a macerare con l’acquavite per circa trenta giorni.

Trascorso il tempo di infusione, il liquore viene filtrato, (alcune donne raccontano che nella ricetta tradizionale non si utilizzino zuccheri aggiunti) ed imbottigliato lasciando un cardo all’interno della bottiglia.

Deve essere conservato in bottiglie con chiusura ermetica, e può essere tenuto in dispensa per anni, ovviamente al buio e lontano da fonti di calore.

Il liquore di cardo selvatico è una bevanda alcolica prodotta secondo questa antica ricetta da tempo immemorabile, così come indicato da testimonianze scritte e verbali.

Ricordiamo che il cardo è un ottimo alleato per il benessere del fegato, conosciuto proprio per le sue proprietà epatiche. È un ottimo digestivo ed è capace di regolare i parametri dall’apparato cardiocircolatorio. Ricco di vitamine e minerali è un antiossidante che aiuta a contrastare i radicali liberi all’interno del nostro organismo. Un vero toccasana.

Come detto in apertura, il liquore di cardo è realizzato in diverse parti d’Italia, tra queste la Campania. Il procedimento per preparare il liquore di cardo è quella tradizionale, ma in alcune zone del Beneventano, e dell’isola d’Ischia, si utilizza al posto dell’acquavite, l’alcool, e per contrastare il retrogusto amaro si usa il miele.

Il termine italiano cardo è la semplice traduzione di κάρδος  greco e cardus latino….E spesso Carduetum è usato nel significato di carciofo.