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Le Mura Greche di Napoli, un tesoro tra passato e presente

Le Mura Greche, sono visibili in Piazza Vincenzo Bellini, un luogo in cui storia e modernità si intrecciano tra loro, a testimoniare l’antico passato di Napoli.

L’antico sito  segue perfettamente la topografia della città e il suo territorio; quest’ultimo è caratterizzato da valloni, che venivano utilizzati come fossati difensivi.

Le mura, comprendono l’attuale zona universitaria e si estendono fino al quartiere Forcella. Queste cerchie difensive hanno protetto per secoli la città di Napoli e, già in epoca borbonica, sono state oggetto di importanti demolizioni, conclusesi all’inizio del Novecento. la parte più antica della costruzione si trova in vico Sopramuro.

Le Mura Greche, una storia che arriva ai giorni nostri

Attualmente la struttura del sito è profondamente cambiata : in epoca greca il livello del suolo era più basso di 10 metri ed abbracciava la collina, che non esiste più. Al suo posto troviamo le strade del centro storico, in particolare via Costantinopoli e via San Sebastiano.

La parte più rilevante della costruzione è visibile in Piazza Bellini; un luogo dall’anima poliedrica nel quale possiamo trovare le sedi di importanti realtà formative, come: il Conservatorio Musicale S. Pietro a Majella e l‘Accademia di Belle Arti di Napoli. Questo connubio tra storia ed arte rende la piazza un punto d’incontro privilegiato, non solo per studiosi e intellettuali, ma anche per i giovani della città.

Le mura sono formate da due cortine suddivise in blocchi di Tufo. Queste sono poste sotto la pavimentazione della piazza di circa 3 metri, attualmente non sono in buono stato di conservazione a causa delle intemperie e della vegetazione presente sul posto. Qualche anno fa, grazie all’intervento di alcuni volontari, il sito è stato ripulito ma necessita di importanti lavori di restauro.

La costruzione fu edificata nel IV secolo A. C. allo scopo di rafforzare la cinta muraria dell’antica Neapolis; bisognosa di difese adeguate dalle incursioni nemiche.

Una testimonianza che arriva ai giorni nostri e che esprime, grazie all’incontro con Piazza Bellini, le due anime della città di Napoli. In essa troviamo un’anima greca, che rappresenta un antico passato e un’anima contemporanea, portatrice di idee, interessi, cultura e innovazione.