Continua la ricerca di lavoratori stagionali che tra alti e bassi, polemiche al vetriolo, discussioni, investe molte città d’Italia.
Non solo grandi realtà, ma anche le isole, tra queste Ischia, da sempre contrassegnata da problemi di questo tipo.
I lavoratori stagionali anche negli anni scorsi sono spesso scesi in piazza per sottolineare i problemi propri di una categoria fortemente a rischio e quest’anno più che mai sottopagata.
È di poche ore fa la dichiarazione di una albergatrice isolana a capo di un hotel ischitano che ha dichiarato: “Un’impresa trovare personale, colpa anche del reddito di cittadinanza; la situazione è insostenibile, non si trova nemmeno un lavapiatti”, ha scritto la donna in un post definito poi provocatorio.
Un vero e proprio colpo basso in un momento estremamente difficile… in piena estate, a stagione inoltrata.
Lavoratori stagionali: tra discussioni e carenze
Ricordiamo che le strutture ricettive dell’isola sono piene, forte è la domanda turistica, il problema è il personale, carente e in alcuni casi del tutto assente.
Con un meno 30% di addetti negli hotel soprattutto fra il personale di sala e addirittura una riduzione del 40% nei ristoranti e nei bar, le conseguenze dell’ultima emergenza sono palesi.
Che siano provocazioni o meno, il problema del personale, che ricordiamo, lamenta retribuzioni non adeguate persiste.
Al di là delle eventuali “colpe”, Ischia, tra le altre, soffre di una radicata crisi occupazionale anche in uno dei periodi più florido dell’anno.
Ecco perché in una situazione così complicata è difficile da districare, il post provocatorio dell’imprenditrice ischitana trova forte risonanza. Un messaggio che ha trovato il benestare di diversi colleghi, proprietari di strutture ricettive o ristoratrice che ormai da molte settimane denunciano difficoltà di organico.
Un vero e proprio “buco nero” nel quale si è impantanata l’Italia tutta. Un problema serio che rischia di perdurare causando problemi a diverse realtà.
Questione di scelte? Questioni economiche? Gli imprenditori si interrogano e cercano risposte con l’aiuto dei sindacati, sperando che qualcosa cambi e che si possano ottenere delle soluzioni valide e durature che diano il giusto contributo (non solo in termini economici) ad ogni lavoratore.