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L’App Store della Apple: un’idea rivoluzionaria

Se hai un iPhone noterai che esiste un’app per ogni cosa tu intenda fare: jogging, imparare una ricetta, ricordarti le pillole, studiare una nuova lingua. Ma forse non sai che l’App Store è stata un’idea concretizzatasi il 10 luglio del 2008. Sono trascorsi 12 anni dal debutto, da parte della azienda leader tecnologica Apple, del suo App Store. Il servizio partì con 500 app, e da allora ha continuato a crescere arricchendo la sua proposta, cambiando il modo di vivere la musica, la cultura, il lavoro e persino il modo di socializzare di migliaia di persone.
Ad oggi sono più di un miliardo gli utenti che usando dispositivi della Apple scaricano da questo portale, in cui si accede da almeno 155 Paesi diversi. Il merito dell’azienda è stato senz’altro quello di aver reso facilmente accessibili un gran numero di applicazioni ad un così ampio range di clienti, con un solo tocco dal proprio smartphone.

Phil Shiller, vicepresidente per il product marketing, due anni fa si era detto orgoglioso del lavoro svolto, sia grazie alle app ideate dagli sviluppatori sia grazie ai clienti, riusciti ad integrare appieno le funzionalità delle app nella loro vita quotidiana.
Un portale così diffuso e ben gestito quale l’App Store ha permesso agli sviluppatori di software di proporre le loro idee e di raggiungere così tantissimi utenti, previo il rispetto delle linee guida dell’azienda, che monitora costantemente la qualità e la sicurezza degli applicativi che popolano questo negozio virtuale.

Ogni anno la Apple pubblica una lista di app più scaricate, con un andamento che sottolinea quali siano gli interessi e le mode del momento, a livello globale. Nella classifica non mancano mai applicazioni social quali Facebook ed Instagram, o di messaggistica come Gmail e Messenger. Netflix, assieme a Youtube, è da anni in top-10 come leader del video-streaming, ma anche l’emergente TikTok sta scalando la vetta come applicazione che più si sta diffondendo, soprattutto durante il recente lockdown. Ciò a riprova che un’applicazione non proprio originale, e sicuramente non fondamentale, può estendersi globalmente se si trova in una così ampia vetrina nel momento più propizio. Questo dà l’idea di come servizi ed applicazioni, che oramai corrispondono a delle nostre abitudini, siano trasversali a livello globale, grazie ad uno store che efficientemente le raccoglie e le propone a tutti i suoi utenti, i quali in un certo modo condividono esperienze simili sui loro smartphone e tablet, quasi come se parlassero la stessa lingua.

Tanto è il successo dell’idea Jobsoniana che nel marzo dello stesso 2008 si registrò la miliardesima app scaricata.
Il nome “App Store” è oggi così iconico che lo si usa per riferirsi ad altri store digitali dai quali scaricare applicazioni, anche se non fanno parte dei servizi della mela mozzicata.
“Il posto migliore dove scoprire e scaricare sul tuo iPhone, iPad o iPod touch fantastiche app di cui non vorrai più fare a meno”. Questo è lo slogan, che nessuno osi contraddirlo.

Rosalba Caramiello
Rosalba Caramiello
Giovane psicologa clinica laureatasi all'Università di Roma "La Sapienza" ed educatrice, appassionata di giornalismo e fotografia.