venerdì 26 Aprile, 2024
15.4 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

La Cappella dei Giustiziati: storia e tradizione napoletana

La Cappella dei Giustiziati, sede della Compagnia dei Bianchi, è una delle innumerevoli bellezze della Campania.

La celebre Cappella racconta la storia di Napoli, attraverso le vicende dei condannati a morte.

Storie di vita vissuta, storie di gloria, storie di uomini valorosi. 

Un passato che non può essere dimenticato

In passato La Cappella dei Giustiziati, era utilizzata come luogo segreto dove riunirsi per discutere di questioni estremamente importanti.

Attraverso la storia cinquecentesca di Napoli, vivida e fortemente sentita ancora oggi, la Cappella dei Giustiziati, rappresenta una fonte inesorabile di bellezza e cultura, vero e proprio fiore all’occhiello della città partenopea.

L’eredità contenuta all’interno della Cappella, è data anche da un fittissimo elenco di nomi, di quanti furono giustiziati tra i quali: commercianti, studenti, soldati, medici.

Ciò che più colpisce è la mancata motivazione alla base dello sterminio. Sull’elenco infatti è possibile leggere quei nomi, accanto ai quali è riportato un laconico: reato imprecisato.

Tra i tanti: il famoso medico e scienziato napoletano Domenico Cirillo, docente agli “Incurabili”.

La Cappella dei Giustiziati deve il suo nome all’attività di assistenza ai condannati a morte che vi si è svolta negli ultimi secoli dai membri della Congregazione.

La Cappella dei Giustiziati: un celebre pezzo di storia

Ricordiamo che proprio i confratelli edificarono la Cappella intitolata a Santa Maria Succurre Miseris, famosa per essere stata descritta da Salvatore Di Giacomo (poeta e drammaturgo napoletano) in una sua celebre novella e nella quale sono racchiuse meravigliose e suggestive opere d’arte, tra le quali, la celebre scultura denominata: La Scandalosa.

La Compagnia dei Bianchi, fondata dal monaco Giacomo della Marca nel 1430, prestò carità fino al 1862. Facevano parte della compagnia, monaci incappucciati e dunque anonimi, che “accompagnavano” al patibolo i condannati (non si sa per quale reato) a morte.

Nel 1534 la Compagnia dopo aver cambiato diverse sedi, si stabilì presso l’Ospedale degli Incurabili.

Le prime importanti iniziative documentate all’interno dell’oratorio vengono registrate fra la seconda metà degli anni ’60 del ‘600 e i primi anni del decennio successivo; probabilmente non si tratta di una coincidenza e ciò potrebbe ricollegabili alla canonizzazione di S. Gaetano Thiene (uno dei più illustri confratelli insieme al fondatore) celebrata il 12 aprile 1671.

La Cappella dei Giustiziati rappresenta un vero e proprio viaggio tra arte, scienza e carità.

Testimonianza di bellezza e umanità che ancora oggi permettere di comprendere nel migliore dei modi la storia di Napoli.

Oggetti, arredi, simboli funerari, rappresentano il passato di Napoli, ancora di forte risonanza.