domenica 28 Aprile, 2024
19.8 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

Israele e Striscia di Gaza: nuova guerra

Israele e Striscia di Gaza: nuova guerra

E’ guerra aperta tra Israele e Hamas. I bombardamenti e i lanci di razzi tra le due fazioni sono sempre più frequenti.
Mercoledì sera sono proseguiti i combattimenti tra Israele e i gruppi palestinesi della Striscia di Gaza, dopo un lungo periodo di convivenza perlopiù pacifica.
La situazione non era così drammatica dal 2014.

Israele e Striscia di Gaza: nuova guerra

Lunedì scorso la polizia era intervenuta contro i palestinesi che si trovavano in uno dei luoghi più sacri per la religione musulmana, la Spianata delle Moschee di Gerusalemme. In quell’occasione, erano stati feriti più di 300 palestinesi. In risposta, Hamas, il gruppo politico-terrorista palestinese che governa la Striscia di Gaza, aveva lanciato dei razzi sulla città di Gerusalemme. A questo attacco, Israele ha reagito con pesanti bombardamenti sulla città di Gaza, causando la morte di 20 palestinesi. 

Israele e Striscia di Gaza: cosa sta succedendo

Da giorni a Gerusalemme la situazione era tesa. La ragione? Lo sfratto di tre famiglie palestinesi nel quartiere Sheikh Jarrah.
La popolazione di Sheikh Jarrah è per la maggior parte palestinese. Tuttavia, il sito è considerato sacro anche dagli ebrei per la tomba di Simeone il Giusto. Una “lotta al territorio” che da anni non riesce a risolversi in alcun modo. Adesso, il rischio di un allontanamento dalla proprie abitazioni è sempre più alto per i palestinesi.
In questi giorni Hamas e il Jihad Islamico hanno fatto poco o nulla per ridimensionare la tensione circa Sheikh Jarrah e potrebbero avere fomentato le proteste alla Spianata delle Moschee. Inoltre, nelle ultime ore i leader di entrambi i gruppi hanno diffuso dichiarazioni molto dure nei confronti di Israele. Non è ancora certo che alle minacce verbali, seguiranno nuovi attacchi oppure ci sarà un assestamento naturale della tensione, come è successo in passato.
Tzipi Livni, ex ministra israeliana ed ex negoziatrice nei colloqui di pace con i palestinesi, ha dichiarato: “Non voglio usare le parole “guerra civile” ma sta succedendo qualcosa di nuovo, di insopportabile, di orribile, e sono molto preoccupata”.