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Greta Thunberg in convegno al Senato

“Tanta gente importante si congratula con me, ma non so di che cosa si congratuli. Milioni di studenti sono andati in sciopero per il clima, e nulla è cambiato, le emissioni continuano come prima. E allora perché queste persone importanti si congratulano con me? Noi siamo scesi in piazza non per farci i selfie, ma perché vogliamo che voi agiate. Lo facciamo per reimpossessarci dei nostri sogni e delle nostre speranze”. Questo è quanto afferma Greta Thunberg nel suo intervento tenutosi giovedì 18 aprile presso il convegno “Clima: il tempo cambia. È tempo di cambiare” organizzato nella sala Koch di Palazzo Madama.

Tutto completo nella sala, esauriti anche i posti in piedi nell’attesa dell’arrivo di Greta Thunberg, la rinomatissima giovane ambientalista svedese che ha preso parte, giovedì 18 aprile 2019 al convegno promosso dalla presidente del Senato Elisabetta Casellati.

Un’ora prima dell’arrivo della giovane Greta, la sala era già al completo tanto da richiedere l’intervento dei vigili del fuoco, i quali hanno verificato ed agito affinché non fosse superata la capienza massima nel rispetto della sicurezza.

A causa della massiccia affluenza, non tutti i giornalisti in fila hanno potuto prendere parte all’evento.

“Ci avete mentito, probabilmente non avremo un futuro. Molti di noi possono comprare più di quanto abbiano bisogno ma l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è un futuro. Mancano solo 10 anni al 2030, allora ci troveremo in una situazione che potrà dare via a reazione a catena che potrebbe portare alla fine della civiltà umana come la conosciamo oggi, a meno che non facciamo grandi cambiamenti. Parlo a nome delle future generazioni. Nel 2030 io avrò 26 anni, la mia sorellina 23. Mi dicono che quella è un’età meravigliosa ma io non ne sono così sicura. Ho avuto la fortuna di nascere in un momento in cui tutti mi hanno incoraggiata a pensare in grande, ho avuto tutto quello che desideravo ma alla fine non avremo nulla, probabilmente non abbiamo neanche un futuro, perché è stato venduto affinché poche persone possano avere sempre più denaro. Il nostro futuro ci è stato scippato. Ci avete mentito, dato false speranze. Quella climatica è la crisi più semplice e allo stesso tempo la più difficile tra quelle che abbiamo dovuto affrontare finora: è semplice, perché sappiamo cosa dobbiamo fare; difficile, perché la nostra situazione economica attuale dipende dai combustibili fossili”. Ma la soluzione non può che essere “porre fine all’uso dei combustibili fossili e ripristinare la natura. Ma voi non siete interessati a ciò che dice la scienza e non ci ascoltate, ma il cambiamento sta arrivando che vi piaccia o meno. Per risolverla dobbiamo pensare come chi ha costruito le cattedrali, partire dalle fondamenta per poi arrivare al tetto. Kennedy disse ‘andiamo sulla Luna’ e dopo qualche anno ci si andò. Notre Dame è andata a fuoco e in poche ore si sono trovati i soldi per ricostruirla. Quando vogliamo fare una cosa, i mezzi li troviamo. Il problema è che nulla viene fatto per fermare la distruzione del clima”, questo è quanto ha affermato la giovane Greta.

“Un grazie speciale alla giovane attivista che ha percorso migliaia di chilometri per essere qui con noi. Senza di te, senza il tuo coraggio, senza il tuo esempio, cara Greta, la strada per portare i temi ambientali al centro del dibattito politico internazionale sarebbe stata più difficile, più tortuosa”, questo il ringraziamento giunto dalla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II