Dall’arresto, avvenuto nell’agosto del 2018, dopo le indagini coordinate dalla sezione “Fasce deboli” della Procura di Napoli, affidate al pm Maria Cristina Ribera e al procuratore aggiunto Raffaello Falcone, il fisioterapista napoletano accusato per aver abusato sessualmente di tre bambini affetti da autismo è stato finalmente condannato, in via definitiva, a 6 anni di carcere.
All’epoca dei fatti, il fisioterapista lavorava presso una nota struttura sanitaria partenopea, che ad oggi rappresenta la parte lesa nella vicenda insieme ai minori, vittime del mostro.
A nulla è servito il ricorso in appello proposto dal professionista, negatogli dal supremo organo giudiziario che ha reso, quindi, definitiva la condanna e che la stessa Corte di Cassazione ha dichiarato come inammissibile.
Già nel luglio del 2019, il fisioterapista napoletano era stato condannato dal gap di Napoli, Rossella Marro a 8 anni e 4 mesi di reclusione, con l’aggiunta di una multa di ben 46mila euro e una lunghissima serie di pene accessorie, tra cui figurano interdizione perpetua dai pubblici uffici, sospensione dall’esercizio della professione di terapista, interdizione perpetua da qualunque altro incarico nelle scuole, ed altre ancora, che sono state convalidate con la condanna definitiva.
I minorenni, tre piccole ed innocenti vittime di un mostro che doveva aiutarli, sono state difese dagli avvocati Sergio Pisani, Claudio Esposito e Alfredo Capuano; mentre la clinica presso cui lavorava il professionista, è stata difesa dall’avvocato Ermanno Carnevale come parte civile.
È proprio in occasione della condanna che l’avvocato di una delle tre vittime, Sergio Pisani, ricorda come si è arrivati all’agghiacciante scoperta degli abusi:”L’indagine, prese spunto da alcuni segnali lanciati dalle vittime e notati dai loro familiari. Rispetto a questi fenomeni combattiamo spesso contro un nemico invisibile. Non bisogna mai sottovalutare le anomalie nei comportamenti dei minori soprattutto se si tratta di bimbi affetti da disabilità.”