Costiera amalfitana, giornata da ricordare per due escursionisti in pericolo in costiera amalfitana. A dare la notizia gli uomini del Soccorso alpino e speleologico della Campania costretti ad intervenire prontamente per evitare problemi seri ai due.
Due escursionisti in pericolo: la dinamica dell’evento
Due escursionisti progettavano di passare una giornata godendo delle meravigliose bellezze della costiera amalfitana. Nel corso della passeggiata riescono a raggiungere il Santuario del Monte Avvocata dal quale si gode una vista meravigliosa. Qualcosa ad un certo punto va storto ed uno dei due resta ferito.
L’allarme scatta immediato ed allerta il Soccorso alpino e speleologico della Campania (Cnsas). I due escursionisti trovano nel frattempo riparo in un casolare, dove sono stati raggiunti dai tecnici del Soccorso alpino intorno alle 21.
L’escursionista infortunato resta vigile e collaborativo
L’infortunato, stando a quanto fa sapere il Cnsas, era vigile e collaborativo, quindi è stato stabilizzato.
Rassicurati i malcapitati, inizia la discesa verso Maiori senza necessità della barella, ma sempre accompagnato dalle squadre del Soccorso alpino.
Giunti a valle, in località San Vito, il giovane ferito viene affidato alle cure dei sanitari del 118 anche loro accorsi sul posto.
Il Santuario dell’Avvocata: l’itinerario turistico
E’ un itinerario che unisce i panorami mozzafiato sul Golfo di Salerno e sulla Costiera Amalfitana e la ricerca del divino fortemente favorita dalla lunga ascesa a piedi verso il Santuario Mariano e gli ampi spazi aperti a picco sul mare che naturalmente spingono il visitatore verso la contemplazione dell’Infinito.
Il Santuario dell’Avvocata eretto sul monte Falerzio a picco su una parete rocciosa , può essere raggiunto utilizzando o una mulattiera che parte dalla Badia di Cava, il cammino è più lungo ma meno impegnativo, o la lunga scalinata che parte da Maiori.
Il sentiero più utilizzato e quello che parte dalla Badia dei Benedettini della SS. Trinità di Cava, ma esistono anche altri percorsi (più brevi e quindi più ripidi) da Maiori, Erchie e Cetara.