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Costituzione Italiana: 75 anni fa l’approvazione

Oggi il nostro Paese celebra una ricorrenza importantissima: nel 1947, venne approvata ufficialmente la Costituzione italiana.

Il 2 giugno dell’anno precedente si erano tenute le elezioni, le prime dal 1924. Dopo la fine della prima guerra mondiale, in Europa si insediano esperimenti politici costituzionali. In Italia, invece, a causa della mancanza di rigidità dello Statuto Albertino, con l’avvento del fascismo lo Stato fu deviato verso un regime autoritario dove le forme di libertà pubblica fin qui garantite vennero stravolte: le opposizioni vennero bloccate o eliminate, il diritto di voto fu cancellato; diritti, come quello di libertà di stampa, furono piegati in garanzia dello Stato fascista. 

Il 25 luglio 1943 Benito Mussolini venne cacciato dal re Vittorio Emanuele III e nominò il maresciallo Pietro Badoglio per presiedere un governo che ripristinò in parte le libertà dello statuto, dando inizio così al cosiddetto “regime transitorio”, di cinque anni, che terminò con l’entrata in vigore della nuova Costituzione e le successive elezioni politiche dell’aprile 1948. Dopo la fine della seconda guerra mondiale occorreva riassestare il Governo e, per la prima volta in Italia si votò con suffragio universale, ossia permettendo il voto a tutti i cittadini maggiorenni, uomini e donne, senza discriminazioni. Escludendo però gli abitanti delle province giuliane di Gorizia, Fiume, Trieste e Pola, della provincia dalmata di Zara e della provincia di Bolzano.

Il referendum vide trionfare la Repubblica sulla Monarchia, con un vantaggio di due milioni di voti. Una Repubblica ha bisogno anche della nuova Costituzione. Non si poteva inciampare nello stesso errore precedente, cioè lasciare in vigore lo Statuto Albertino, con il rischio che venisse manipolato di nuovo.

A scrivere la nuova Costituzione venne chiamata l’Assemblea Costituente, organo legislativo eletto dai cittadini italiani e formato da 556 membri. I partiti più rappresentati all’Assemblea furono la Democrazia Cristiana con 207 seggi, il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria con 115 seggi e il Partito Comunista Italiano 104 seggi.

La nostra Costituzione è suddivisa in due parti:

  1. La prima contiene i “Diritti e doveri dei cittadini”, dall’inviolabilità della libertà e del domicilio agli obblighi di rispettare le leggi e concorrere alle spese pubbliche, pagando imposte e tasse.
  2. La seconda parte invece descrive l’ordinamento della Repubblica, dal Presidente al Parlamento e alla formazione delle leggi.

La Costituzione italiana viene definita scritta, rigida, votata e lunga. Rigida perché il processo di cambiamento richiede un procedimento legislativo molto complesso, con una maggioranza più larga di quella richiesta per modificare le leggi ordinarie. La Costituzione infatti, è il frutto dell’unione di vari punti di vista e risulta quindi “lunga”.