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Concerto: il tradizionale rosolio della Costiera amalfitana

Tra i tesori della Costiera Amalfitana volti al piacere delle papille gustative vi è sicuramente il liquore Concerto. 

Tra i più antichi liquori della ex repubblica marinara, il Concerto, o Concierto, è un distillato di erbe aromatiche molto denso e dal colorito scuro.

Le origini del Concerto sono da ricercarsi nella storia e nei ricordi di Tramonti, un piccolo borgo sulle montagne amalfitane. Più precisamente, salendo ancor più su, ci ritroveremo in una delle frazioni poco conosciute di questo meraviglioso paesaggio che ospita, a Pucara, il monastero delle Clarisse di SS Giuseppe e Teresa.

Proprio in questo monastero, il più antico rosolio vide le prime luci del Sole.

Infatti la sua prima realizzazione ebbe luogo nel Regio Conservatorio dei Santi Giuseppe e Teresa. 

Le religiose del monastero, avendo a disposizione una vasta gamma di erbe e spezie come liquirizia, finocchietto, chiodi di garofano, noce moscata, stella alpina e mentuccia, decisero di unire il tutto insieme ad orzo e caffè.

Da questo insieme nacque il rosolio, che proprio come fosse una giusta armonia musicale, prese il nome di Concerto.

Un liquore così antico ma ancora vivo nella tradizione del posto, tanto da essere ritenuto come la giusta offerta per accogliere gli ospiti.

Gli ingredienti per poterlo preparare in casa, nelle giuste dosi, sono: 25 gr. di anice volgare,15 gr. di anice stellato, 15 gr. di cannella a stecca, 10 gr. di chiodi di garofano, 25 gr. di coriandolo, 25 gr. di ginepro in bacche, 25 gr. di sandalo rosso, 20 gr. di calamo aromatico e 1 noce moscata.

La realizzazione del Concerto prevede un periodo di lavorazione abbastanza lungo in cui le varie spezie ed erbe vengono lasciate macerare nell’alcool per ben 40 giorni con l’aggiunta di buccia di limone.

Passati i 40 giorni, il preparato deve essere bollito in 4 litri di acqua e lasciato poi a riposare prima di essere filtrato.

Dopo essere stato filtrato si fa sciogliere a fuoco basso una piccola quantità di zucchero a cui alla fine si aggiunge il caffè.

Successivamente il preparato deve essere nuovamente filtrato e si aggiunge l’orzo.

Dopo l’ultimo passaggio, a dividerci dall’assaporare il Concerto sono i due mesi di riposo prima dell’ultimo filtraggio per evitare che i residui possano intaccarne il sapore e la qualità.