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Casoria esplosione nella notte in via Marconi: si indaga

Casoria, poco dopo l’una del mattino di quella che avrebbe dovuto essere una giornata di ripartenza, un forte boato e un’esplosione interrompono la quiete notturna, creando panico e sgomento tra i residenti della zona.

Intervenuti sul posto vigili del fuoco e forze dell’ordine.

Non si registrano feriti, ma la galleria commerciale ha subito ingenti danni ai negozi, sopratutto alle vetrine, e a due auto ivi parcheggiate.

Le forze dell’ordine indagano su i motivi che hanno portato al lancio dell’ordigno, presumibilmente una bomba carta. Nessuna ipotesi viene al momento scartata, si indaga quindi su più fronti.

Tra le ipotesi al vaglio dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, anche quella del racket. Una sorta di segnale, insomma, per tutti i commercianti che da oggi, con il passaggio in zona arancione, riaprono i battenti.

A Casoria l’ esplosione nella notte, come detto ha causato ingenti danni alle attività, da una prima analisi risultano  evidenti danni strutturali al muro esterno della galleri, la distruzione delle porte esterne di vari negozi della galleria, anche se non è stato ancora possibile quantificarli con esatezza, e questi ha messo in moto la popolazione con una macchina solidale comune alle popolazioni del nostro paese.

Dopo la deflagrazione, infatti, la notizia ha fatto rapidamente il giro di Casoria, anche grazie alle pagine social dei tanti gruppi di cittadini.

Spaventati e indignati, i cittadini, hanno dato via ad una colletta per aiutare i commercianti colpiti. Nel post apparso sulla pagina ” Sei di Casoria se…” si legge «Mi chiamo Raffaella S. sono un’umile cittadina di Casoria, visto quanto appreso in questo momento sulla bomba mirata a distruggere le attività in via Marconi, vorrei proporre un’umile colletta per aiutare questi commercianti. Siamo più di 26000 famiglie, anche con un contributo minimo di 5€ a famiglia, possiamo contribuire ad aiutare questi lavoratori. Fatemi sapere chi è disponibile a contribuire.»