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Caffè in capsule: migliorano i dati di raccolta e riciclaggio

Le abitudini di vita cambiano e cambia anche il modo di gustarsi un caffè. Sempre più persone scelgono a casa di gustarsi un caffè in capsule.

Come sempre però viene da chiedersi che fine fanno le capsule una volta utilizzate?

Inizialmente le capsule venivano semplicemente conferite nella frazione indiffereziata(il sacco nero per intenderci), poi le cose sono fortunatamente cambiate.

Il via è stato dato da alcune aziende virtuose.

Una scelta legislativa, poi, ha fatto si che questo particolare prodotto venisse avviato alla raccolta differenziata e al riciclo.

Caffè in capsule: dati nazionali di raccolta 2022.

Nell’ambito di un progetto ambientale lanciato da Nespresso, azienda leader della produzione di caffè in capsule, denominata ” da chicco a chicco” l’Italia risulta essere una nazione estremamente virtuosa.

I dati del 2022 mettono al primo posto Milano con oltre 220 tonnellate di capsule di caffè esauste recuperate nell’anno precede.  Un incremento del 28% rispetto al 2020.

Segue come percentuale di capsule raccolte Roma, che, con 200 tonnellate, ha incrementato del +25% rispetto al 2020 le tonnellate di capsule recuperate. Napoli e Palermo hanno registrato un ottimo incremento: se nel 2020 il capoluogo partenopeo è riuscito a riciclare poco più di una tonnellata di capsule esauste, nel 2021 la raccolta è cresciuta fino ad arrivare a quasi 6 tonnellate (+324%). Stesso trend per Palermo, dove le capsule recuperate sono state oltre 4, +139% rispetto ai 1.740 kg del 2020

Il modo giusto per avviare alla raccolta differenziata una capsula

Come sempre ribadiamo un buon riciclaggio e figlio di una buona raccolta.

Se il report di Nespresso da uno spaccato virtuoso degli italiani è anche vero che fa riferimento alle sole capsule del brand.

Ma di macchine per il caffè in capsule ce ne sono diverse così come diversi sono i formati e i materiali delle stesse.

È buona norma, quindi leggere attentamente le istruzioni per il conferimento del prodotto esausto riportate sulla confezione.

La scelta più saggia è quella in cui viene indicata la raccolta in plastica/alluminio piuttosto che quelle da conferire nell’indifferziato.