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Stella cadente Pepè?

L’affare Pepè al Napoli potrebbe portare con se la malia di una stella cadente che all’improvviso si staglia a portata di occhio nel cielo stellato illumina la traiettoria che è destinata a disegnare e si spegne nell’identico modo in cui è nata: repentinamente. Il giocatore è stato acquistato da De Laurentiis per ottanta milioni nella notte tra il 25 e 26 di questo mese. Il presidente del Lille, Gerard Lopez, nella mattinata di ieri lo rivela senza mezzi termini, precisando che da quel momento, la definizione del trasferimento passa solo ed esclusivamente dalla volontà del calciatore, che dovrà decidere a quale squadra fornirà le sue prestazioni. I due procuratori dell’ivoriano tra cui il signor Samir Khiat, nella mattinata di ieri, dopo essere atterrati all’eliporto di Dimaro si sono seduti al tavolo per discutere dell’ingaggio del giocatore e le rispettive spettanze insieme al Presidente partenopeo. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che il dialogo ha preso la piega della discussione: l’ingaggio all’atleta fissato a 5 milioni netti si è deciso in surplace ma i 5 milioni di intermediazione per gli agenti, beh, quelli sono parsi un poco troppi ad Adl. Il dirigente pare si sia infuriato fino ad alzarsi dal tavolo della trattativa e aver precisato che ai due procuratori, per questa operazione, sarebbe stato corrisposto “solo” il tre per cento del costo del cartellino (2,4 milioni), che poi, è quanto competerebbe, regole alla mano, ai rappresentanti del ragazzo. Non si conoscono altri particolari sull’incontro e per tutta la giornata di venerdì è trapelato un robusto ottimismo fino alla bomba lanciata  oggi dalla BBC che scandisce: “Pepè ad un passo dall’Arsenal, i procuratori rifiutano Napoli”. Una bella delusione per i tifosi ma soprattutto per gli addetti ai lavori che definivano l’attaccante di colore come l’unico in grado di trascinare il Napoli oltre tutti gli ostacoli che portavano allo scudetto, più di James, più di Icardi, insomma il migliore che si potesse prendere.  Adesso saranno costretti a rivalutare le doti del colombiano e dell’argentino che non ci stupiremmo essere di nuovo i più indicati per il progetto azzurro. Vedremo questa ennesima telenovela come si concluderà e a questo punto non ci stupiremmo per un rilancio del cineasta che sembrava convinto dal giovane della Costa D’Avorio. Noi, in verità, pur riconoscendogli grandi qualità di forza e velocità gli abbiamo sempre preferito Maurito e tuttalpiù, allo stesso tempo non abbiamo nascosto l’auspicio di vederli, magari, giocare insieme. Se non dovrà farsi, i tifosi, come sempre, se ne faranno una ragione anche se sono curiosi di capire alla fine su chi ripiegherà la società napoletana. Lozano? Nuova stella cadente? Guardiamo al cielo, passerà di sicuro qualcosa.