Il bungee jumping o salto con elastico è un’attività sportiva che consiste nel lanciarsi da un punto in alto, un ponte, dopo essere stati imbracati con una corda elastica. Un’estremità della corda è fissata alla persona che si lancia e l’altra al punto da cui avviene il lancio.
Il principio del bungee jumping è molto semplice: piattaforme di lancio con altezze vertiginose e lanci nel vuoto con un elastico ben saldo sulle caviglie. Non è richiesta una particolare condizione fisica per poter praticare il bungee jumping e non ci sono controindicazioni. L’età minima indicativa è di 13 anni, con un peso minimo di 40 kg per poter fare il salto, mentre non c’è nessun massimo di peso oltre il quale non è possibile lanciarsi. Questa pratica è un vero e proprio sport ma non è regolamentato da una federazione ufficiale, quindi nessuna licenza o tessera associativa è richiesta per poterlo praticare o semplicemente sperimentare come esperienza.
Il salto si effettua con gambe piegate, come un volo dell’angelo con i piedi stretti e le braccia aperte. La sua nascita tradizionalmente era un rito iniziatico nell’Isola di Pentecoste ed è molto antico. Ovviamente ciò che serve per lanciarsi si conta sulle dita di una mano.
La prima sensazione, durante il lancio è il secondo dopo il salto, cioè la velocissima accelerazione da 0 a quasi 120 km/h e la sensazione di respiro corto o spezzato. Sensazioni che vengono dopo sono stoppate dall’elastico che farà raggiungere il punto più basso previsto e poi la salita. Il punto più basso a volte può essere sott’acqua a seconda di dove si lanciail ponte più famoseìo per lanciarsi si trova in Abbruzzo a Salle.
Il bungee jumping è comunque sconsigliato a ipertesi, cardiopatici e a chi soffre di disturbi a livello scheletrico, invece per tutti gli altri basta indossare abiti comodi.