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Biden alla Nazione: “Evacuazione dall’ Afghistan la più difficile della storia”

Nel suo discorso alla Nazione il Presidente americano Biden ha dichiarato che lasciare l’Afganistan si sta rivelando una delle missioni più difficili della storia.

Dall’inizio del ritiro delle truppe il 14 agosto oltre 16mila persone sono state fatte evacuare, ma la situazione resta molto tesa ed è difficie sapere quanti americani effettivamente sono ancora presenti sul suolo afgano.

Assicura però che nesuno verrà lasciato indietro, non solo per quel che riguarda il personale militare ma anche per tutti i civili che sono in pericolo dopo aver collaborato in questi anni con l’occidente.

Ripristinato l’ordine all’areoporto di Kabul, dopo che negli scorsi giorni la presenza di forti tensioni aveva di fatto bloccato le partenze. Si comincia di nuovo a viaggiare, questo grazie ad un forte cordone di militari che garantiscono la sicurezza dell’areoporto.

Impossibile allargare maggiormante la zona sotto il controllo militare, in quanto si rischierebbero situazioni di tensione con i Talebani, cosa che al momento si vuole assolutamente evitare.

Su questo punto però la Casa Bianca tiene a precisare che in alcun modo varranno tollerati atti di violenza ai danni degli americani e che si risponderà prontamente  in caso situazioni di questo genere dovessero verificarsi.

Il presidente Biden ribadisce però la centralità di quello che ha portato al ritiro delle trppe dall’Afghanistan, pur essendo dispiaciuto a livello umano per le sorti della popolazione afgana dice, non vi sono più i motivi che spinsero l’America a dichiarare guerra ad Al Quaeda avendo sconfitto Bin Laden.

Tiene però a precisare che quando è stato deciso di rientrare gli esperti pur avendo previsto che nel tempo i talebani potessero tornare all’attacco non si poteva assolutamente prevedere che ciò accadesse in così poco tempo, solo 11 giorni.

Nel frattempo dai paesi Nato, con un incontro sul web, si rende nota la volontà di aiutare tutti coloro che sono attualmente in pericolo.

La speranza ora è che i Talebani rispettino gli impegni presi con la comunità internazionale. Una speranza espressa anche dal Presidente russo Putin.