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Aborto : l’Alabama si schiera contro la pratica

L’aborto in Alabama (uno degli stati federali più intransigenti) sarà quasi del tutto abolito.

La decisione è stata presa questa mattina, ore 8:30 italiane, dal Senato statale che ha rifiutato, ottenendo quasi un plebiscito (25 voti favorevoli contro 4 contrari e 2 astenuti), l’emendamento proposto dall’opposizione democratica al precedente emesso e avallato dalla maggioranza repubblicana in materia di “interruzione volontaria di gravidanza” (IGV).

Nella fattispecie tale provvedimento va ad aprire degli scenari tutt’altro che incoraggianti per le migliaia di donne americane che sono vittime di violenza sessuale o che in qualche modo non hanno intenzione di portare avanti una gravidanza indesiderata.

L’Alabama si è imposto con una fermezza tale da non lasciare la benché minima speranza di un’inversione di rotta, almeno fin quando ci sarà una maggioranza repubblicana al governo, la quale storicamente in questo stato ha sempre riscosso importanti consensi.

Dal punto di vista giurisdizionale, l’emendamento sull’aborto si configura in tal modo nei confronti di chi non lo rispetterà con particolare riferimento, naturalmente, alla classe medica: i professionisti sanitari e la dirigenza medica che si asterrà o metterà la propria opera in maniera contrastante al regolare svolgimento della suddetta legge riceverà una pena detentiva fino a 99 anni di carcere con alcuna possibilità di uscita su cauzione.

La legge sull’aborto è stata molto discussa dai media nelle settimane precedenti l’evento e ha scatenato una fervida protesta in alcune città dell’Alabama. In particolar modo a Montgomery c’è stato un raduno di gruppi femministi che hanno affiancato migliaia di manifestanti provenienti non tanto dagli stati limitrofi l’Alabama ma da quelli del nord degli USA, ove la presenza democratica e forte e la questione aborto non è mai stata messa in discussione.

Non vi sono stati scontri con le forze dell’ordine anche se a tratti la protesta si è fatta particolarmente accesa.

Unico aspetto del vecchio emendamento che si sarebbe appurato anche con la proposta di modifica sarebbe stato quello relativo all’unico caso in cui la donna può autonomamente decidere di abortire è quello in cui si configuri uno stato di malattia talmente grave da pregiudicare e mettere a rischio la vita della gestante.