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San Pasquale Baylon, protettore delle donne e la storia dello zabaglione

Oggi si festeggia San Pasquale Baylon, un santo “speciale” è venerato in particolar modo a Napoli. Patrono del Regno delle Due Sicilie, oggi San Pasquale è co-patrono di Napoli.

Nato in Aragona in una famiglia povera, sin da piccolo viene invogliato alla preghiera. Nonostante la tenera età il Santo era dedito al pascolo del gregge di famiglia, attività che gli permetteva di trascorrere del tempo in solitudine durante il quale raccogliersi in preghiera.

Dopo un primo tentativo fallito a causa della tenera età, riesce ad entrare nel convento francescano di Santa Maria di Loreto dei Francescani Riformati, dove viene notato subito per una spiccata intelligenza, una fede incrollabile e una dedizione incredibile alla preghiera e all’adorazione del Santissimo Sacramento. Dopo una serie di incarichi religiosi ed ecclesiastici rifiutati, si trasferì a Parigi, dove morì nel 1592, dopo essersi comunicato, nel convento di Villa Real. Durante il suo funerale si narra che al momento dell’elevazione apre gli occhi per adorare ancora una volta Gesù. Viene canonizzato da Alessandro VIII quasi un secolo dopo, mentre nel 1897 Leone XIII lo proclama patrono delle Opere e dei Congressi eucaristici.

A Napoli il culto di San Pasquale Baylon che si festeggia oggi, è molto sentito. In particolar modo ne sono testimonianza artistica e religiosa i due conventi a lui dedicati: San Pasquale a Chiaia e San Pasquale al Granatello.

La leggenda racconta che San Pasquale, nato nel 1540 in una famiglia umile della città spagnola di Torrehermosa, fu chiamato a servire come pastore nella regione dell’Aragona. Qui, iniziò ad apprendere l’arte nel creare deliziose prelibatezze.

In seguito alla sua nomina a frate francescano, San Pasquale si trasferì a Napoli.

Ricordiamo che Pasquale è il decimo nome più utilizzato in Campania, dove è molto diffuso. Inizialmente veniva dato ai bambini che nascevano a Pasqua, ma poi la tradizione cambió.

San Pasquale Baylon si festeggia il 17 maggio, giorno della sua morte, avvenuta come già accennato nel 1592.

Protettore dei cuochi e inventore dello zabaione . Una leggenda racconta che le alle donne sposate che durante la confessione piangevano per la propria infelicità coniugale, San Pasquale Baylon consigliasse di bere proprio lo zabaione, per dare “tono” e rinvigorire i mariti. Un’altra leggenda sottolinea  invece che lo parola zabaione sarebbe nata dalla storpiatura di San Pasquale de Baylón che in dialetto torinese abbreviato diventò San Bajon, italianizzato poi in zabaione.

Inoltre San Pasquale è anche protettore delle donne, in particolare di quelle che cercano marito. In Campania è diffusa anche una preghiera che recita: “San Pasquale Baylón, protettore delle donne, mandami un marito, bianco rosso e colorito, ma deve essere tale e quale, come te San Pasquale”.