Molti giovani sono disinformati circa l’educazione sessuale, questo perché in Italia il sesso è considerato ancora un argomento tabù.
Il ministero dell’ Università e ricerca continua ad opporsi ad un eventuale inserimento dell’ educazione sessuale nei programmi scolastici.
Le prime informazioni che i giovani ricevono circa l’anatomia umana,
avvengono solo, secondo programma ministeriale, a partire dalla scuola media. Infatti le nozioni che i giovani studenti ricevono riguardano la riproduzione sessuale, l’uso di contraccettivi e le malattie sessualmente trasmissibili.
Spesso si tende a bocciare l’idea dell’ inserimento dell’educazione sessuale nelle scuole, poiché, si associa l’informazione completa all’ avvicinare in età precoce i giovani al sesso.
Al contrario una più chiara informazione circa la sessualità serve, non solo a conoscere meglio il proprio corpo ,ma anche a prevenire i rischi che possono essere legati alle malattie sessualmente trasmissibili.
In molti paesi europei l’educazione sessuale è inserita nei programmi ministeriali, tra cui la Svezia, la Gran Bretagna, l’Olanda.
L’inserimento di questa materia infatti è collegato all’ educazione all’affettività e all’educazione all’emotività.
Anche il Papa si è detto a favore dell’ inserimento dell’ educazione sessuale all’interno del contesto scolastico, queste le sue parole:” il sesso è un dono di Dio, non un mostro ” ha anche aggiunto: “l’educazione sessuale deve essere oggettiva senza colonizzazioni ideologiche.”
Dunque rendere i giovani consapevoli di quelli che sono gli aspetti riguardanti il sesso, l’ anatomia e l’uso di precauzioni, accresce la consapevolezza e la conoscenza di argomenti che troppo spesso vengono sottovalutati.