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Villa Rosebery riapre al pubblico

Riapertura esclusiva prevista per oggi, sabato 6 ottobre 2018, e domani, domenica 7 ottobre 2018 quella di Villa Rosebery. 

Sita sulla collina di Posillipo a Napoli, è un luogo ameno, pieno di pace e tranquillità, come si evince dal termine greco Pausylipon, che in italiano può essere reso come “che libera dagli affanni”.

Le visite guidate organizzate dureranno circa due ore, saranno strutturate in gruppi di visitatori, composti al massimo da trenta persone, accedendo ogni 30 minuti, dalle ore 10.00 alle ore 16.30, con ultimo ingresso previsto per le ore 14.30.

La visita è gratuita, ma è obbligatoria la prenotazione. L’evento prevederà un costo dell’ammontare di 1,50€. Per effettuare la prenotazione ci si può collegare al sito del Quirinale oppure è possibile contattare il call center preposto al numero 06/39 96 7557, dalle ore 9 alle ore 19.

La visita si articolerà attraverso il parco, nel quale trovano il perfetto connubio le caratteristiche essenze della macchia mediterranea e la naturalezza di un giardino inglese. All’interno dello stesso si può ammirare anche un tempietto neoclassico.

Sarà possible visitare la Palazzina Borbonica, dove sono esposti documenti ed immagini storiche, giungendo fino alla Darsena per concludere con la visita della Grande Foresteria.

Cenni storici

Villa Rosebery risale all’inizio dell’800 ed ha avuto numerosissimi proprietari, tra i quali si annovera Luigi di Borbone, fratello di re Ferdinando II. Successivamente, nel 1897, venne acquisita dallo statista inglese Archibald Philip Primrose, conte di Rosebery. Successivamente fu ceduta allo Stato italiano e la proprietà fu messa a disposizione dei principi di Piemonte. Fu dimora del re Vittorio Emanuele III, che vi risiedette per due anni fino al 1946. Dal 1957 Villa Rosebery diventa parte della dotazione della Presidenza della Repubblica.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II