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L’arte come valore da preservare e da proteggere

Una fontana da ricordare, un legame indissolubile con i nostri precedessori che finalmente viene riportato alla luce: la Fontana dedicata alla cugina di Carlo I d’Angiò, Margherita di Tucziaco.

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Domani sera, Sabato 24 Agosto 2019, a Limatola, in provincia di Benevento alle ore 19:00 ci sarà l’inaugurazione della Fontana Margherita di Tucziaco, nome della celebre cugina di Carlo I D’Angiò alla quale dedicò questa bellissima fontana che da oggi ha ripreso il suo splendore grazie all’impegno dell’amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Domenico Parisi ma in modo particolare grazie al lavoro instancabile e tenace dell’Assessore alla Cultura Massimiliano Marotta che ha voluto dare il suo totale contribuito a questo progetto, senza il quale la fontana probabilmente sarebbe caduta nel dimenticatoio. Sarà un evento celebrativo e commemorativo sul valore dell’arte da preservare, amare e custodire gelosamente.

Un bellissimo aforisma sul significato dell’arte di George Bernard Shaw, uno scrittore danese vissuto nella prima metà del ‘900, recita così: “si usano gli specchi per guardarsi il viso e si usa l’arte per guardarsi l’anima”. Una tale definizione dell’arte ci permette di comprendere alcuni dei suoi principali caratteri: un guardarsi dentro, un fruire in se stessi, un fluttuare nello spazio intimo e profondo del nostro Spirito. L’arte, esistita fin dai primi tempi della vita dell’uomo sulla terra, è una traccia, un segno del suo intimo cammino e nasconde messaggi che tocca a noi posteri decifrare. Si potrebbe anche dire che l’arte è “una collaborazione tra l’uomo e Dio, e meno l’uomo fa, meglio è”, citando Andrè Gide, letterato francese, premio Nobel per la letteratura nel 1947.

Questa inaugurazione metterà in risalto l’arte da preservare, da amare, da proteggere e rievocare. Qualsiasi segno del nostro passato risveglia sentimenti e valori di bellezza che i nostri antichi predecessori hanno cercato sempre di mettere in luce e celebrare. Il grande Cicerone affermava: “la storia è testimonianza del passato, luce di verità, vita della memoria, maestra di vita, annunciatrice dei tempi antichi”.

Per rendere ancora più interessante e profondo questo evento è stata voluta la partecipazione di due scrittrici Beneventane, Maria Rosaria Ferrara e Rosanna Gaddi, che presenteranno le loro due opere “Fuoco Vivo” la prima e “Diario Terapeutico del Male” la seconda. Ci saranno anche momenti di svago e di intrattenimento con musica e balli popolari. Vi aspettiamo!