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Valdera, candidata Capitale della cultura italiana 2025

Candidata 2025 a Capitale della cultura Italiana: Valdera. Il presidente della Regione Giani e il sindaco di Peccioli Macelloni fanno il punto sulla candidatura. Valdera corre per diventare Capitale della Cultura Italiana 2025, partecipando al bando del Ministero della Cultura.

Pisana Peccioli, capofila di 8 comuni associati al progetto, 16 città hanno presentato la candidatura. Molti comuni hanno fatto il punto della situazione, coinvolti nel progetto. Il progetto che dovrà essere presentato al Ministero della Cultura, il 15 Novembre sarà ufficializzato il 15 novembre. Quando le 10 città finaliste saranno scelte per le audizioni sarà il 20 dicembre. Il 17 gennaio 2023 sarà poi proclamata la città vincitrice per l’anno 2025.

Il titolo di Capitale della Cultura, detenuto quest’anno nel 2022 da Procida viene conferito per la durata di un anno. Così Valdera viene promossa e lanciata per candidarsi a Venezia in occasione della chiusura della Biennale dell’Architettura.

Per il presidente della Regione Giani quella della Valdera è una “candidatura che conferma il valore della cultura Toscana alla luce del futuro e della contemporaneità. Per costruire qualcosa di nuovo, grazie a percorsi condivisi e alla consapevolezza che senza progetti, visione strategica e sviluppo non può esserci ‘buona vita’. Cultura, crescita e coesione sono le facce della migliore civiltà toscana. Ben venga quindi la scommessa del territorio e della Toscana“.

Il laboratorio per costruire una vision per la Valdera; una mappa dei punti di forza e di debolezza dai quali si può immaginare la prospettiva del 2030. La proposta progettuale per l’avanzamento sul fronte dell’infrastruttura del territorio e l’introduzione attraverso nuove forme di viabilità.

Ora, la candidatura a Capitale chiama in causa direttamente i produttori culturali, chiamati a fare un salto in avanti.

Un intero territorio che si candida e rivendica il patrimonio di relazioni costruito nel frattempo. La Valdera e i comuni che fanno parte della stessa area pensano ad una rete di percorsi di rafforzamento.

Si guarda a definire un programma da qui al 2025 che stia in piedi indipendentemente dal fatto che la Valdera vinca o perda questa la competizione. Il progetto rimarrà vivo a prescindere.