venerdì 26 Aprile, 2024
11.3 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

Usip: la tutela della salute al primo posto

Riceviamo e pubblichiamo

Questore,
è indubbio che normalmente nel corso della vita l’essere umano per istinto collochi
la salvaguardia della propria salute psico-fisica, nonché quella dei propri cari, al
primo posto.
Così come la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell’individuo e interesse della collettività.
Tale concetto è esposto in premessa in quanto da associare alla figura dell’
operatore di Polizia, da considerarsi oltre a colui il quale svolge le istituzionali
mansioni a tutela della sicurezza pubblica, in primis è un individuo.
Nel corso dell’ attuale periodo storico, con la recente e tutt’ora in corso
emergenza sanitaria Mondiale dovuta alla diffusione del virus Cov-sars 2,
l’abnegazione, l’ attaccamento al servizio e lo spirito di sacrificio presenti nel DNA
di ognuno di questi “Uomini” non sono mai mancate, caratteristiche quelle enunciate
che avrebbero potuto esser scalfite, in qualche modo, dalla criticità della situazione
legata all’evolversi incerto degli eventi che fin dal mese di Marzo dell’ anno corrente
si sono susseguiti, ma ciò non è avvenuto.
Non è avvenuto, tendo a sottolinearlo in quanto l’operatore deputato al servizio
di controllo del territorio e soccorso pubblico, ad esempio, nonostante la carenza
iniziale di strumenti atti alla non diffusione e contagio del Cov-sars 2, come D.P.I. e
gel disinfettanti, tra l’ altro già denunciata con forza da quest’ O.S., ha
doverosamente continuato ad affrontare e gestire i primi interventi, quelli che per
natura sono talvolta, professionalmente disquisendo, con il maggior grado di
pericolosità ed imprevedibilità, facendolo in maniera esemplare; così in egual modo
l’operatore deputato al servizio peculiare della tutela dell’ Ordine Pubblico dotato
delle medesime caratteristiche testé indicate ha svolto il proprio lavoro in contesti
non sempre diafani sotto il profilo strettamente sanitario e delicati sotto l’ aspetto del
disagio sociale.
Ciò detto, è d’uopo che mi ricolleghi al concetto di “uomo” in un senso più
ampio ovvero a quello che necessariamente ha in correlazione la sfera lavorativa con quella familiare e quindi strettamente personale, protagonista consapevole, ci
mancherebbe, di questa trasposizione dal poliziotto al poliziotto-uomo, che dovrebbe
sentirsi quanto meno sgravato da pensieri dovuti alla cattiva organizzazione del
proprio Ufficio di appartenenza circa la prevenzione e la successiva diffusione del
virus su denominato, a tutela di quel diritto fondamentale e costituzionalmente
riconosciuto quale è la salute.
E’ inammissibile che allo stato attuale, nel mezzo della cosiddetta seconda
ondata pandemica, si dia in quasi tutti gli Uffici della Questura di Napoli, da parte dei
rispettivi Dirigenti, esclusiva priorità al compimento di indagini di p.g., che per
quanto rilevanti e necessarie, possono essere effettuate senza però tralasciare l’
aspetto sanitario dell’ operatore stesso di Polizia Giudiziaria, dati alla mano, volendo
osservare quello che sta accadendo presso la locale Squadra Mobile e Ufficio
Immigrazione ( in realtà in tutti i luoghi di lavoro ormai ) in termini di operatori
contagiati, è quanto mai preoccupante e potenzialmente devastante in termini di buon
andamento di questi uffici.
Infine quindi, questa O.S. chiede ancora una volta e con più forza di quanto
fatto in precedenza un attenzione maggiore in termini di prevenzione e tutela della
salute, nei confronti di questi ineccepibili poliziotti i quali hanno il diritto dovere di
svolgere il loro lavoro in assoluta tranquillità.
Cordiali saluti.

Valentina Maisto
Valentina Maisto
Appassionata di scrittura ha pubblicato vari racconti con diverse case editrici e da sempre sogna di diventare giornalista. Ma il suo sogno più grande è quello di poter pubblicare una sua antologia di racconti.