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Tutti pazzi per Stefania Constantini: l’Italia si innamora del Curling

L’Italia si innamora di Stefania Constantini. La ragazza d’oro del Curling è in vetta agli indici di gradimento del Bel Paese.

Il suo nome è in vetta a tutti i motori di ricerca, in tanti cercano di sbirciare sui social dettagli della giovane colpita dall’improvvisa notorietà grazie alla medaglia d’oro olimpica conquistata in coppia con Amos Mosaner.

Stefania Constantini, da commessa a campionessa olimpica

Stefania è nata il 15 aprile 1999 a Pieve di Cadore e vive a Cortina d’Ampezzo. Mamma insegnante elementare, papà prestatore d’opera, due fratelli sportivi: uno gioca a hockey (come un tempo il padre), l’altro proprio a curling.

Ha iniziato a praticarlo da bambina e ci si è dedicata completamente dopo il diploma in ragioneria, prendendosi un anno sabbatico.

Stefania Constantini
Uno sport che si pratica per passione, non di certo per soldi o fama. Ecco perché è importante l’ingresso nelle Fiamme Oro che le ha consentito di lasciare il lavoro di commessa in un negozio di abbigliamento.

Il prossimo passo potrebbe essere quello di sposarsi con il fidanzato,  con cui sta insieme da sette anni.

Della sua avventura olimpica ha sempre detto entusiasta: “Siamo così felici, così fieri di noi stessi, è un momento magico, è un sogno”. E ha ammesso di aver pianto dopo aver visto la famiglia in videocollegamento.

Affianca l’altra veneta d’oro: Federica Pellegrini

A Pechino, nel Water Cube, trasformato ora nell’Ice Cube, sono due le venete medaglia d’oro: 14 anni fa anche Federica Pellegrini vinse la medaglia d’oro nei 200 stile libero.

Impazza la CurlingMania

Che la “curlingmania” abbia inizio. L’oro olimpico di Pechino conquistato dalla coppia azzurra potrebbe essere la spinta decisiva per fare uscire dalla sua nicchia uno sport poco conosciuto.

Il primo merito del doppio misto italiano è stato questo: dimostrare che il curling è una disciplina che richiede impegno, talento e lavoro.
Stefania, per esempio, si allena sul ghiaccio cinque volte a settimana, a cui aggiunge anche tanta palestra.
Idem Amos, che con le sue spazzate è stato il perfetto complemento della sua partner.

“In molti vedono il curling come uno sport in cui non si fa fatica ma abbiamo dimostrato che non è così – ha rivendicato con orgoglio dopo la vittoria in finale sulla Norvegia – C’è una parte tecnica molto difficile, c’è la parte della spazzata e poi quella mentale che è fondamentale”.
“E’ importante quello che abbiamo fatto per l’Italia ed è stato meraviglioso sentire che in tanti ci hanno seguito”, sottolinea Stefania, che presto potrebbe essere presa a modello da tante giovani.