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Temperature sotto zero: un freddo eccezionale

Le temperature sotto zero caratterizzarono i primi giorni di gennaio del 1979.

Un’eccezionale irruzione di aria fredda con temperature sotto zero di origine polare è stata registrata nei primi giorni del mese su tutta l’Europa che è stata attanagliata da una morsa di gelo con temperature che in Russia hanno toccato i -55 °C. Numerose le vittime.

In Italia l’arrivo delle temperature sotto zero si sono dapprima manifestate con forti venti e mareggiate lungo le coste tirreniche.

Successivamente si è registrato un forte calo della temperatura con punte di -30 °C.

Nevicate si sono avute in Toscana, in Sardegna e su buona parte dell’Italia centro-meridionale, con bufere nelle Marche, in Abruzzo, Molise e Basilicata.

L’aria fredda sull’Italia è affluita al seguito del veloce fronte freddo, che l’ha attraversata portata dalle correnti settentrionali in quota provenienti dal Mare del Nord.

Il 4 gennaio 1979 le cronache del tempo parlano di gelo record, città letteralmente congelate, con problemi di ghiaccio sulle strade e nelle tubature.

Sulla costa adriatica il freddo fu eccezionale.

A Milano si raggiunsero i -7°C e in molte località vennero battuti i record di minima del tempo.

Il freddo non colpì solo l’Italia ma anche il resto dell’Europa: ci furono anche vittime in alcune nazioni a causa del freddo.

Il blocco freddissimo collegato all’orso in quel frangente si fece strada dal nord Europa, da dove perveniva notizia di valori impressionanti già a Capodanno, e i record iniziarono a cadere come birilli un po’ su tutta l’Europa:

Mosca – 55°C il 1° gennaio 1979, Stoccolma – 43°C il 1° gennaio 1979, Varsavia – 35°C il 1° gennaio 1979.

Nei giorni seguenti le correnti siberiane investirono anche l’’Italia, accompagnate da venti di Bora e Maestrale.

Il 3 gennaio 1979 vennero rilevate le seguenti temperature: Bolzano – 10°C, Trieste – 5°C, Verona – 10°C, Venezia – 6°C, Milano – 9°C, Torino – 10°C, Genova – 3°C, Bologna – 12°C, Firenze – 8°C, Ancona – 8°C, Perugia – 9°C, Pescara – 8°C, Roma – 7°C, Campobasso – 10°C, Bari – 3°C, Napoli – 2°C, Potenza – 9°C.

Nei giorni seguenti vennero misurate le seguenti temperature: Pescara – 13°C il 4 gennaio 1979, Bologna – 17°C il 6 gennaio 1979.

A Napoli tra le 18.30 dell’1 gennaio e le 18.30 del 2 gennaio si ebbe un calo termico da 13°C a 0°C, di cui circa 5°C istantanei, intorno alle ore 16.00 del 2, al transito del fronte freddo.

L’’arrivo dell’’aria gelida si manifestò con l’’improvvisa rotazione del vento da nord-ovest a nord-est e da una parziale copertura del cielo per nubi medio basse.

Verso le 18.50 una breve nevicata interessò a sorpresa il capoluogo partenopeo, coinvolgendo anche le zone basse.

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.